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Walter Ricciardi: in nome della scienza.. o della politica? Di Fabrizio Fratus e Orwell Live

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Il Partito Democratico è un’organizzazione che utilizza lo stato per i suoi interessi di casta, impone persone senza specifica preparazione a decidere per tutta la comunità nazionale. In questa occasione ha creato un danno assoluto mettendo un uomo a dirigere come esperto una situazione molto complicata; ecco perché tanti errori.

Quale legittimità per questo governo di inesperti?

Quale autorevolezza nello stato che impone con i suoi poliziotti, soldati etc la detenzione di tutti i cittadini tramite l’instaurazione della paura come deterrente sociale al condurre una vita normale?

Le informazioni relative al virus sono tutte differenti, Vi è una chiara manipolazione dei fatti e delle notizie e i numeri confermano che non è grave come ci raccontano.

Fabrizio Fratus

Ed ecco che, infatti, improvvisamente, si scopre che colui che veniva accreditato come un “autorevole esponente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, se non addirittura come “il rappresentante in Italia dell’OMS” è in realtà soltanto un politico, legato al Pd e “indicato” da Conte, presso il comitato esecutivo dell’Oms

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Nel nome della scienza o della politica? Nel nome della medicina o dell’appartenenza a un partito? In questi tempi in cui tutta l’informazione si affida a virologi, epidemiologi e quant’altro per riuscire a capire qualcosa di più sulla realtà della situazione, bisognerebbe essere certi che chi pontifica dai canali video o dalle pagine dei giornali ne abbia i titoli e la competenza.
Grazie a Dio proprio Orwell ci ha insegnato a coltivare sempre l’arte del dubbio, prima di credere a tutto quello che si dice in Tv: porsi sempre tante domande, anche se magari non a tutte si riesce a dare subito una risposta.
Ed ecco che, infatti, improvvisamente, si scopre che colui che veniva accreditato come un “autorevole esponente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, se non addirittura come “il rappresentante in Italia dell’OMS” è in realtà soltanto un politico, legato al Pd e “indicato” da Conte, presso il comitato esecutivo dell’Oms.

Stiamo parlando di Walter Ricciardi, il cui nome viene sempre citato in collegamento con l’Oms, al punto che quando venne scelto come consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, ci fu addirittura chi scrisse che l’Oms aveva “commissariato” il governo italiano. Come dire che Ricciardi era più importate e autorevole del ministro stesso. Invece la situazione era ancora più paradossale, perché era il governo che, dopo le prime figuracce, la sottovalutazione, la mancata prevenzione… aveva pensato di riconquistare credito promuovendo a consulente del ministro e mandando quotidianamente in Tv un “esperto” super fidato e politicamente corretto.
Per settimane Ricciardi è apparso in video e sulle pagine dei giornali definito come “membro del comitato esecutivo dell’Oms” oppure come “inviato” dell’Oms in Italia, senza che, mai, lui facesse una precisazione o che mai un solo giornalista verificasse l’autenticità di questi titoli.
Il caso è esploso durante l’ennesima intervista da parte di RaiNews24, presente anche il dottor Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Oms. La scenetta è stata questa: il giornalista, Gerardo D’Amico, ha chiesto a Guerra: «Anche lei, come per esempio il suo collega dell’Oms, Walter Ricciardi, immagina la possibilità di una riapertura a scacchi, dove le regioni con meno contagi o più strumenti di salvaguardia, di sicurezza, possono ripartire prima?». A questo punto Guerra, in modo molto secco, ha affermato: « Premetto, prima di rispondere alla domanda, che Il mio collega Walter Ricciardi non è dell’Oms». Gelo in studio…

Una affermazione netta atta a evitare qualsiasi fraintendimento, poi rincarata così: Walter Ricciardi «non parla a nome dell’Agenzia» (l’Oms è, infatti, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la Sanità).

Insomma, siamo di fronte a qualche cosa che si configura come “truffa mediatica”, un millantato credito da parte di Ricciardi che, finora, non aveva mai fatto precisazioni ai giornalisti che lo indicavano come esponente dell’Oms e probabilmente non le avrebbe fatte mai se non fosse stato in qualche modo sbugiardato in pubblico.
Però, complici della truffa sono anche i giornalisti, sempre agli ordini degli uffici stampa del governo, che mai compiono una verifica.
Di Ricciardi si sapeva che era un uomo del Pd; Renzi lo aveva nominato Commissario dell’Istituto Superiore di Sanità e da questo incarico si era dimesso appena nato il governo Lega-5 Stelle.

In questi giorni, infatti, più che sulla malattia, si era espresso sulle responsabilità degli “avventurieri populisti e sovranisti” nelle carenze ospedaliere (come se i tagli alla Sanità non fossero stati opera dei governi Monti e Renzi) e sulle presunte “gravi colpe” della Regione Lombardia.

Ora che “la truffa” è stata svelata pensate che qualche autorevole testata giornalistica abbia fatto ammenda? È assai più probabile che ci troveremo ancora il dottor Ricciardi-Oms seduto a fianco di Borrelli a spiegare le sue tesi. In nome della scienza o della politica?

Da orwell.live

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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