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Vivere un’altra lingua, parlare un’altra cultura

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MAGENTA /ROBECCO – In questi giorni è comparsa una novità per le strade di Magenta e Robecco: i volti sorridenti e gli sguardi curiosi degli studenti francesi del collège Fontreyne di Gap, che hanno animato piazze, monumenti, palazzi storici e ville d’epoca delle nostre città. A riscoprire con loro il patrimonio culturale ed artistico locale, trentacinque alunni dell’Istituto “Carlo Fontana”, delle classi 2D e 2F della scuola media “F. Baracca” e della 2H della scuola media “Don Milani” di Robecco, che hanno ospitato con le loro famiglie, i rispettivi corrispondenti d’oltralpe dal 10 al 14 febbraio.

Nell’arco della settimana, momenti di attività extrascolastiche si sono alternati ad altri di attività didattiche, durante i quali gli ospiti francesi hanno potuto vivere anche l’esperienza di un “giorno di scuola”, scandito da lezioni ed impegni quotidiani, sperimentando un’immersione nel normale contesto di apprendimento dei loro coetanei italiani.

“E’ proprio la vicinanza tra cultura e stili di vita differenti, che accende l’amicizia e apre la mente dei giovani studenti coinvolti nel gemellaggio” – ha affermato la prof.ssa Sabrina Montinaro, insegnante di francese, coordinatrice del progetto, insieme alle docenti Marzia Bognetti e Alessandra Rovatti. “I ragazzi apprendono sotto il profilo linguistico e culturale, mettendosi in gioco, con le proprie emozioni e i propri vissuti, spinti dal desiderio e dal bisogno di comunicare”.

Questo incontro consente loro non solo di esprimersi in un’altra lingua, ma di “vivere un’altra lingua”. Chiusi libri e dizionari, lo scambio linguistico, – dopo i primi momenti di impacciato silenzio, tra piccole incomprensioni e qualche gaffe -, si trasforma in trame di vita, in cui si sperimentano nuove abitudini nelle case delle famiglie ospitanti, si gustano nuovi piatti, si condividono momenti di divertimento e di fatica. Ci si scopre uguali e diversi, più consapevoli di essere cittadini italiani e “citoyens français”, fieri soprattutto di essere giovani europei.

Tra le iniziative più apprezzate dai ragazzi, il concerto “Crossroads”, di martedì 11, presso il Teatro Fontana di Milano, dal titolo evocativo: “Intrecci”, per l’appunto, in cui la musica rock degli anni ’80 ha creato una elettrizzante complicità nel giovane pubblico, tra cori improvvisati e braccia levate. Grazie anche alla bella giornata di sole, memorabile resterà la visita guidata nel cuore della metropoli, con attività ludo-didattiche per conoscerne il centro storico e visitare il Duomo, sfolgorante nel suo marmo di Candoglia, con il naso all’insù per seguire con lo sguardo le svettanti guglie ed osservare gli importanti e incessanti lavori di restauro.

Il fascino elegante ma discreto di Piazza Ducale a Vigevano è stato la degna prosecuzione, giovedì 13, del programma, che ha permesso di rivivere le atmosfere suggestive del Castello Sforzesco ed apprezzare la storia dell’artigianato di qualità presso il Museo della calzatura. Per godere invece dell’interessante allestimento delle macchine del genio vinciano, i ragazzi si sono recati al Mulino di Mora Bassa, dove in un laboratorio dell’Ecomuseo lì allestito, si sono cimentati nella costruzione del ponte di Leonardo. Le visite si sono svolte in gruppi misti che hanno stimolato gli studenti a partecipare attivamente e a comunicare tra loro.

Da non dimenticare – come si è accennato – il tour di Magenta, realizzato quest’anno dal prof. Marcello Mazzoleni, in collaborazione con l’Associazione genitori dell’IC Fontana, e per gli alunni di Robecco la visita delle ville da nobile organizzata dalla Proloco. Il tutto è stato coronato da uno dei momenti più attesi dai ragazzi e cioè la tradizionale serata “Boum” dell’ultima notte con balli e musica, un momento festoso di aggregazione e condivisione. Dopo il buffet di venerdi, il momento del congedo, con calorosi abbracci e qualche lacrima.

Gli alunni hanno salutato i loro amici francesi con un arrivederci, dal momento che – dal 23 al 27 marzo – ricambieranno la visita, concludendo a Gap questa bellissima esperienza. “Vedere i miei studenti commossi nel momento della partenza dei loro compagni d’Oltralpe – dichiara il dirigente scolastico, prof. Davide Basano – mi fa pensare che anche quest’anno gli sforzi didattici e logistici affrontati da insegnanti e famiglie siano stati largamente ricompensati: non c’è traguardo culturale più alto della scoperta di un nuovo amico”.

di Natalia Tunesi

 

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