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Vittuone, si torna a parlare di villa Venini: in ballo milioni di euro e un progetto ambizioso

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Intanto il Consiglio comunale ha approvato il piano dell’Amministrazione che ridisegna lo sviluppo dell’area del “Bacìn”
VITTUONE  La Villa Venini è un complesso che avrebbe dovuto essere il “fiore all’occhiello” per Vittuone – così pareva più di 13 anni fa, quando venne acquisita con il parco e la filanda -: si è rivelata in realtà un grosso problema, anche e soprattutto per il fallimento della società Tecno-In.
La società aveva ceduto l’intero complesso in cambio della possibilità di edificare una vasta area a nord del Comune, la cosiddetta area del “Bacìn”, ma non ha mai eseguito le opere di restauro e riqualificazione della villa per consentirne il riuso da parte del Comune.

L’Amministrazione Bonfadini, che ha ereditato l’annosa questione, la sta affrontando sia sul piano amministrativo sia su quello progettuale ed esecutivo degli interventi di conservazione e recupero. In quest’ottica rientrano i lavori per mettere in sicurezza le strutture delle pertinenze del lato ovest. È un intervento con caratteristiche di somma urgenza, sollecitato dalla Soprintendenza, per il quale l’Amministrazione ha stanziato 300.000 euro, ed è stato approvato in Consiglio comunale. I lavori sono stati affidati alla ditta Tet Costruzioni Triaca srl, sotto l’alta sorveglianza dei tecnici incaricati.

Va detto che già lo scorso anno l’Amministrazione comunale aveva fatto eseguire i lavori per il restauro conservativo della copertura e della struttura lignea del tetto della parte nobile di Villa Venini, per evitare ulteriori danni all’edificio. Sono stati eseguiti anche lavori per ripulire il parco dalle piante infestanti e dalle sterpaglie, che negli anni hanno invaso tutta l’area, liberando anche le facciate e le recinzioni, il tutto per una spesa di 280.000 euro.

Dal punto di vista amministrativo, dovendo affrontare una situazione che, secondo valutazioni approfondite, richiederà un impegno economico di alcuni milioni di euro per la messa in sicurezza ed il successivo recupero dell’intero complesso, l’Amministrazione comunale si sta muovendo su più fronti. Le azioni dell’Amministrazione sono volte a recuperare il credito tributario vantato nei confronti della fallita Tecno-In (circa 1.400.000 euro), oltre alle spese sostenute dal Comune per la stessa vicenda e i 600.000 euro di oneri di urbanizzazione versati da Tecno-In. Nel mese di novembre il Tribunale ha ingiunto alla Tecno-In di risarcire il Comune con 1.700.000 euro. 

Inoltre il Comune ha aderito ad un bando regionale per 500.000 euro a fondo perduto, da utilizzare per il parco della Villa.

Infine il Consiglio comunale ha approvato la proposta di ridisegnare il piano di sviluppo dell’area del “Bacìn” secondo criteri maggiormente sostenibili e con minor impatto ambientale, riducendo drasticamente il consumo di suolo previsto in precedenza.

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