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Vittuone: dopo Enzo Iacchetti è la volta di Atir Teatro

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VITTUONE – È stato Enzo Iacchetti, con il suo applauditissimo spettacolo Libera nos domine, ad inaugurare la stagione prosa 2019 del Teatro Tresartes di Vittuone, organizzata da Centro Teatro dei Navigli con il sostegno e il contributo del Comune di Vittuone. L’appuntamento, che ha aperto le porte del Tresartes, ha riscosso uno straordinario successo e si è meritato un ottimo riscontro tra il numerosissimo pubblico in sala. Sul palcoscenico del Tresartes, Iacchetti ha letteralmente catturato il proprio pubblico, dando eccellente prova di sé non solo come comico, ma anche come cantante e  attore.

Tocca ad ATIR TEATRO proseguire nel solco del successo di Iacchetti, con la nuova produzione Le allegre comari di Windsor, in scena al Tresartes di Vittuone (Piazza Italia) sabato 16 febbraio alle 21.  La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia il classico shakespeariano, Le allegre comari di Windsor, innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena solo la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce.

 

Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso e verybritish pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che, come le DesperateHousewives, sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti. «Per la sua ostentata dissolutezza in Falstaff si possono scorgere dei tratti di Don Giovanni e respirare aria buona di libertà; nella sua evidente “decadenza” si rispecchia quanto di più umano e disarmato si possa concepire», ci racconta la Sinigaglia, che ha voluto in scena anche una fisarmonicista che, oltre a suonare dal vivo le note di Verdi, interpreta Fenton, il grande amore di Anne, «un ruolo “en travesti” – prosegue – come vuole la tradizione shakespeariana (ma al contrario!)».

Quest’allestimento nasce nell’ambito di Glob(e)al Shakespeare il progetto per il quale sei opere del grande drammaturgo sono state proposte in sei riscritture commissionate ai più innovativi autori del panorama odierno e poi portate in scena da sei registi. Il progetto è nato per affermare l’universalità del Teatro coniugando l’essenza atemporale dell’opera di Shakespeare con temi e linguaggi della scena contemporanea e si è aggiudicato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2017.

Inizio spettacoloh. 21.00. Ingresso: € 12 intero /€ 10ridotto. Lo spettacolo è compreso nell’abbonamento della stagione teatrale di Vittuone. I biglietti sono acquistabili c/o l’edicola e cartolibreria La Tomasina Carluis di Vittuone (Piazza Garibaldi 5) tutti i giorni (esclusa la domenica pomeriggio): h. 06,30-13,00 e h. 14,30-19,00; tel. 02 9022227 e c/o l’Ufficio di Teatro dei Navigli ad Abbiategrasso (Ex Convento dell’Annunciata – Via Pontida) dal martedì al sabato dalle ore 15 alle ore 19 (348 0136683 /[email protected]).

Tutti i biglietti sono anche acquistabili online sul portale www.vivaticket.it.

 

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