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Virus inglese/1, l’Aifa: ‘Allarme ingiustificato’

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 “Tutta questa agitazione per la variante inglese del virus “non è giustificata dai dati scientifici: si tratta di sequenze genomiche, ma non c’è dietro alcuna biologia”. Lo dice Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova e presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco in un’intervista a La Stampa.

“Non ci sono prove che questa mutazione renda il virus più letale o gli consenta di sfuggire ai vaccini”, aggiunge precisando che il lockdown sarebbe “un eccesso di prudenza, figlio di una visione allarmistica della pandemia. Dal prototipo di Wuhan sono già avvenute migliaia di mutazioni, che ci consentono di tracciare l’evoluzione del virus e classificare i diversi genotipi, che hanno un unico progenitore. Finora nessuna di queste mutazioni è stata correlata con un aumento della virulenza, cioè con una capacità del virus di fare più male, di uccidere di più”.

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