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Virus, Gallera: ‘Su zona rossa fatto tutto per convincere il Governo, ma poi…’

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MILANO  L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, torna sull’audio di quell’incontro del 4 marzo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, pubblicato ieri dal Corriere della Sera e in un’intervista allo stesso quotidiano spiega che la Regione “era l’unica a spingere per la zona rossa” in quei giorni. E in particolare per Nembro e Alzano Lombardo.
“Il 5 marzo – dice – gli stessi sindaci della bergamasca invocano misure diverse dalla zona rossa. Altri governatori come Zaia e Bonaccini erano contrari. A Roma non l’hanno decisa. Credo che Regione Lombardia sia stata l’unica a spingere per quella soluzione. Non avevamo paura di quella responsabilità”. Alla domanda se non fosse stato meglio ‘forzare’ quella decisione, “abbiamo fatto di tutto per convincerli. Poi – aggiunge -visto il dilagare dello tsunami, non so se quei due giorni di anticipo sul lockdown del Paese avrebbero cambiato le cose. Però in questi casi la tempestività è tutto”.
E ancora: “Cosa dovevamo fare? Urlare o mettergli le mani addosso?”.
Nei primi giorni di marzo, Speranza era stato chiamato apposta, con urgenza, a Milano. “Vista la gravità del momento ci rendiamo conto che non sarebbe bastato un confronto telefonico con il Governo. Non abbiamo mandato una mail. Abbiamo pregato Speranza di correre qui a Milano. (…) Credo che il lockdown del Paese sia nato grazie a quella riunione”, aggiunge ancora Gallera.

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