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Dall'archivio:

‘++Villani (Cts) non vuole feste, né a Natale né a Capodanno

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MILANO – “Bisogna fare i conti con la realtà: oggi ogni assembramento è un rischio e spostarsi da una regione all’altra può far ripartire il contagio”.Lo afferma Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria e componente del Cts (Comitato che si riunirà oggi per valutare i nuovi numeri del monitoraggio settimanale), a ‘Il Messaggero’, prima di pensare alle deroghe, tanto per il cenone di Natale quanto per gli spostamenti. “Sarebbe tutto possibile con una cultura sanitaria diversa – spiega – ma in Italia c’è ancora chi contesta l’uso della mascherina”. D’altronde “se si sta a tavola mantenendo il distanziamento di un metro non cambia molto che si stia in 3 o in 8. Ma come si fa a valutare o ad imporlo se qui non si è neppure capito che il problema non è passeggiare in sé ma assembrarsi a Ponte Milvio, sul lungomare di Napoli o a Milano? Servirebbe più educazione sanitaria”.

      Si parla di deroghe per la messa della notte di Natale, deroghe per gli spostamenti se i genitori sono malati, deroghe per i cenoni.
“Sulle deroghe vedremo, quando le presenteranno al Cts capiamo cosa si sta cercando di fare. Però è chiaro che possono essere un rischio perché è impossibile trovare misure che siano universalmente valide per tutti. Purtroppo si fa fatica a capire ancora che il virus si diffonde facilmente”, sottolinea Villani.

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