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Vigevano: tentano di sottrarre 40 mila euro ad un ristoratore con la truffa del black money scam. Due denunciati

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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VIGEVANO PV –  Due uomini camerunensi di 45 e 27 anni sono stati denunciati per il reato di tentata truffa in concorso. La vittima è un ristoratore italiano di 32 anni che, nei primi giorni di novembre, anche a causa delle difficoltà economiche provocate dall’attuale emergenza sanitaria, decide di mettere in vendita il proprio ristorante, pubblicando un annuncio sul web. Dopo qualche giorno, viene contattato da un potenziale acquirente che, nella circostanza, gli chiede un appuntamento presso il suo locale. All’incontro, si presentano due uomini di colore distinti e ben vestiti, i quali, dopo essersi presentati come investitori immobiliari originari del Congo, propongono al ristoratore un affare di tutt’altro genere.
 

I due malviventi estraggono da un trolley una cassaforte contenente numerosi fogli di carta nera, della dimensione tipica delle banconote da 100 euro, oltre ad una serie di coloranti e prodotti chimici che – a loro dire – gli avrebbero permesso di trasformare quelle finte matrici in banconote vere. Detto fatto. Gli stranieri catturano immediatamente l’attenzione del titolare del locale attraverso una dimostrazione pratica durante la quale, ponendo una banconota autentica tra due fogli neri e utilizzando particolari solventi, gli fanno credere di essere riusciti a trasferire i colori della cartamoneta sui doppioni scannerizzati. “Miracolo” compiuto: da una banconota se ne ottengono tre. Una tipologia di truffa articolata, ma ben nota agli investigatori, meglio conosciuta come “Black Money Scam”.

 

La denuncia  “Prestare massima attenzione, ecco come funziona la truffa. In sostanza, i truffatori si fanno consegnare dalla vittima una banconota vera, la trattano con sostanze chimiche, la pressano assieme a 2 matrici (in realtà si tratta di semplici fotocopie in bianco e nero) e, approfittando di un momento di distrazione della vittima, sostituiscono i fogli neri con due banconote vere, facendole credere di aver moltiplicato il denaro. Il raggiro si conclude poi con la vendita delle matrici e delle sostanze chimiche dietro pagamento di un’ingente somma di denaro”.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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