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Vigevano, spesa sospesa: raccolti due quintali e mezzo di cibo al mercato di Campagna Amica

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VIGEVANO PV – Riso, mele, uova, salumi, frutta e verdura. È di due quintali e mezzo il “bilancio” della spesa sospesa raccolta questa mattina al mercato di Campagna Amica a Vigevano. Tantissimi i cittadini che, nonostante la pioggia, hanno partecipato all’iniziativa organizzata da Coldiretti Pavia per raccogliere generi alimentari da destinare ai Frati Cappuccini di Vigevano. Tutto il cibo raccolto al mercato di piazza Martiri della Liberazione andrà nei pacchi alimentari che ogni giorno vengono consegnati dai frati alle famiglie in difficoltà.

«In questo periodo di emergenza sociale senza precedenti vogliamo continuare a esprimere la nostra vicinanza alle persone in difficoltà e ad offrire un sostegno concreto alle famiglie che stanno vivendo momenti di gravi difficoltà economiche – afferma il presidente di Coldiretti Pavia Stefano Greppi – Per questo abbiamo deciso di organizzare un’altra iniziativa di solidarietà sul modello dell’usanza del “caffè sospeso”, come quelle che avevamo già realizzato ai mercati di Pavia e di Voghera». «E anche a Vigevano il successo della spesa sospesa è stato grande – aggiunge Giacomo Cavanna, Presidente di Agrimercato, l’associazione degli agricoltori di Coldiretti Pavia che fanno vendita diretta – e per questo dobbiamo ringraziare le aziende agricole e tutti i vigevanesi che sono venuti a trovarci, per la generosità che hanno dimostrato anche in questa occasione»

Domenica mattina tutti i clienti del mercato di piazza Martiri della Liberazione potevano fare la spesa normalmente, per poi depositare in un apposito banco i generi alimentari che intendevano donare alle famiglie più bisognose della città. Sono infatti oltre 300 mila – spiega Coldiretti – i poveri in Lombardia che con l’aggravarsi della situazione economica sono costretti a chiedere aiuto nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari. Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

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