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Vigevano: lite tra egiziani in strada San Marco finisce a coltellate

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VIGEVANO PV – Nel corso della nottata del 14 giugno scorso, i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Vigevano erano intervenuti a Vigevano in corso Genova, intersezione con via San Marco, dove era stata segnalata una lite tra stranieri. Sul posto i militari avevano in quel momento solo potuto accertare che il litigio era avvenuto tra due egiziani residenti a Vigevano in strada San Marco, A.A.E. trentenne e il trentunenne K.M.F.M., e che la contesa era degenerata in un accoltellamento. A seguito del fatto, entrambi, feriti ma non in pericolo di vita, erano stati poi soccorsi dai sanitari del 118 e trasportati distintamente presso i due istituti sanitari della città ducale: A.A.E. con una ferita da taglio all’avambraccio sinistro ed una al collo con diagnosi di “ferite da taglio da aggressione” e una prognosi di quindici giorni, ottenuta dopo aver subito un’operazione, mentre K.M.F.M. con forti dolori al costato con diagnosi di  “policontusioni con escoriazioni e ferita al collo” e una prognosi di dieci giorni.

Con le successive e immediate indagini, i carabinieri della locale Stazione, coadiuvati da quelli della Sezione Operativa della Compagnia, sono riusciti innanzitutto a rinvenire vicino al luogo del fatto, in Via Santa Maria, un cutter ed una felpa, quest’ultima con tagli compatibili con le ferite riportate, entrambi sporchi di sangue e sottoposti a sequestro. Inoltre, è stata ricostruita parzialmente la vicenda, che tuttavia presenta ancora alcuni aspetti oscuri da delineare, viste le due versioni contrastanti fornite dai contendenti. Pare infatti che i due si fossero trovati per andare in un bar a discutere di una precedente denuncia che la moglie di A.A.E. avrebbe fatto contro una parente di K.M.F.M., poi la situazione è degenerata per un rifiuto di collaborazione e, secondo l’accoltellato, l’altro avrebbe estratto un taglierino per poi colpirlo, mentre il presunto accoltellatore avrebbe riferito che l’altro, con lo scopo di rapinarlo, gli avrebbe puntato un taglierino alla gola e lui, reagendo, lo avrebbe disarmato, ferendolo con la stessa arma.

In attesa di ulteriori sviluppi, A.A.E. è stato deferito per lesioni personali e tentata rapina aggravata e K.M.F.M. per lesioni personali aggravate.

contributo tratto dal sito partner www.vigevano24.it

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