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Città Metropolitana: via libera all’accordo col Comune di Milano per lo svolgimento coordinato di funzioni e servizi

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Il Consiglio metropolitano, lunedì 30 gennaio, ha approvato lo schema di convenzione per promuovere e valorizzare l’integrazione ed il coordinamento dell’azione amministrativa dei due enti 

MILANO – È stato approvato lunedì 30 gennaio 2023, dal Consiglio metropolitano, lo schema di Convenzione Quadro tra la Città Metropolitana di Milano ed il Comune di Milano per lo svolgimento coordinato di funzioni e servizi.
 

Il via libera dell’assise segue la firma, da parte dei due enti, di un accordo quadro per attività di collaborazione nell’ambito dell’attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il documento ha definito  d il quadro di riferimento per lo svolgimento di attività di interesse comune volte a “promuovere il raccordo delle rispettive linee strategiche e attività gestionali;  migliorare e semplificare le rispettive attività e procedure per la realizzazione di interventi di rilevanza metropolitana;  migliorare la propria capacità di investimento e semplificare le procedure in vista dell’attuazione delle misure contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riguardo ai temi della sostenibilità ambientale e della mobilità, in relazione ai finanziamenti di cui potranno beneficiare”, come si legge nel testo stesso.

Cosa prevede l’accordo

 Il Comune di Milano e la Città metropolitana di Milano intendono quindi svolgere in modo sinergico alcune funzioni e facilitare il coordinamento e l’azione trasversale, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza della gestione in attuazione delle strategie definite nei documenti di programmazione dei due Enti. Nuove soluzioni organizzative, quindi, per rispondere alle nuove sfide e trasformazioni emergenti nell’attuale contesto ambientale e territoriale, sociale, culturale, economico e produttivo del territorio metropolitano.

Gli ambiti strategici individuati sono: rigenerazione urbana,  politiche per la casa,  difesa del territorio e dell’ambiente,  politiche energetiche, lotta all’inquinamento ed ai cambiamenti climatici,  mobilità e trasporti,  formazione professionale, lavoro e sviluppo economico,  interventi da realizzare con finanziamenti nazionali, europei (PNRR, REACT, ecc.,),  interventi di semplificazione, innovazione ed efficientamento di servizi e funzioni, a carattere strumentale o con impatto diretto sui cittadini. In concreto si promuoverà la costituzione di uffici comuni o, attraverso apposite convenzioni, ci si potrà avvalere dei reciproci uffici (una parte assegna all’altra attività di carattere gestionale, istruttorio, preparatorio, consultivo e/o di controllo mantenendo la titolarità della funzione o del servizio interessato). Questa modalità può riguardare anche le società partecipate che operano in regime di in house providing, nonché gli enti partecipati o controllati. Sarà inoltre possibile individuare altre forme di collaborazione e cooperazione, come, ad esempio, la delega di funzioni da una parte in favore dell’altra che opera in luogo e per conto della delegante, nonché la condivisione di figure dirigenziali apicali.

Un Comitato Guida, organismo paritetico con compiti di indirizzo, coordinamento e monitoraggio dell’attuazione della convenzione, controllerà le attività messe in atto e sarà presieduto dal Sindaco, cui si aggiungono e un rappresentante politico per ciascuna parte, individuati dal Sindaco stesso, oltre ai Direttori Generali del Comune di Milano e della Città metropolitana.

I riferimenti normativi e strategici

Una sinergia importante, prevista anche dall’articolo 30 dello Statuto della Città metropolitana, e poi declinata nel vigente Piano Strategico, che prevede di “promuovere interventi di semplificazione organizzativa attraverso forme di collaborazione e di cooperazione tra i Comuni o le Unioni di Comuni della Città metropolitana ai fini dell’organizzazione e gestione associata/coordinata dei servizi”. Ed è proprio  il Piano Strategico ad assegnare particolare rilevanza al rapporto con il Comune di Milano, in ragione della storica dialettica tra nucleo urbano centrale e territori metropolitani, al fine di istituire “un raccordo stringente e funzionale tra le programmazioni dei due Enti, che attivi processi coordinati, basati su intese generali e/o tematiche […] oltre che su collaborazioni dirette su progetti di comune interesse”, auspicando che “tale rapporto collaborativo si possa ulteriormente declinare a una scala territoriale più fine, mettendo al lavoro accordi specifici tra la Città metropolitana, comuni limitrofi e Municipi di Milano su temi di frontiera”.

Una linea ripresa anche nei rispettivi Documenti unici di programmazione (Dup), dove si rafforza la volontà di concretizzare “forme di dialogo ed intesa con gli attori istituzionali di scala comunale e di area vasta”, anche attraverso l’affermazione di “un nuovo ruolo istituzionale della Città Metropolitana per la cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano, anche attraverso relazioni strutturate con Regione Lombardia e con i Comuni”, come si legge nel Dup metropolitano.

“Siamo soddisfatti di questo accordo – afferma il Direttore e Segretario generale della Città metropolitana di Milano, Antonio Sebastiano Purcaro – Stiamo concretizzando quanto previsto dallo Statuto e dal Piano strategico dell’ente, mettendo in atto forme di cooperazione e collaborazione per l’organizzazione e la gestione comune di servizi, della gestione coordinata e condivisa dell’esercizio delle rispettive funzioni, partendo proprio dal Comune di Milano, in vista dell’importante attuazione dei progetti e delle attività previste dal PNRR. Un obiettivo comune, che vogliamo raggiungere ottimizzando e valorizzando le rispettive risorse umane e le loro potenzialità. È solo il primo passo verso una fattiva collaborazione tra i due enti”.

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