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Vertici di Accam azzerati, Vercesi: “Massima fiducia nella magistratura”

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

SAN VITTORE OLONA, RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – <<In riferimento ai fatti di cronaca riguardanti indagini che vedono coinvolti esponenti del Consiglio di Amministrazione di Accam e le recenti dimissioni dei consiglieri Annalisa Carù, Gabriella Calvi e Fabio Tonazzo, l’Amministrazione Comunale di San Vittore Olona esprime la massima fiducia nell’operato dell’Autorità Giudiziaria.

Non intendiamo sostituirci alle forze dell’ordine e all’Autorità Giudiziaria, intendiamo sottolineare come la nostra scelta di vendere le quote Accam, in occasione del Consiglio Comunale del 19.12.2018 sia stata giusta e corretta. Questa presa di posizione è frutto di un’attenzione decennale che abbiamo posto nei confronti delle società partecipate e il contenzioso con AMGA Service ci ha insegnato molto sotto il profilo del rispetto della trasparenza, dell’efficienza, dell’economicità e della legalità.

Senza andare nel merito del reato contestato di associazione per delinquere per spese relative a incarichi e consulenze ingiustificate, forse più che prendere le distanze dai vertici di Accam sarebbe stato opportuno effettuare da subito delle attività di controllo e vigilanza.

Da qualche tempo si era insinuato il dubbio che non fosse possibile affidare direttamente il servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani a una società partecipata, senza un procedimento di gara, quando non sussistono i requisiti previsti dalla legge.

La società ACCAM, infatti, manca proprio di alcuni requisiti previsti dalla legge per poter affidarle un servizio pubblico senza l’espletamento di una gara. Il testo unico sulle società partecipate prevede che una società in house debba espletare l’80 % della propria attività con i comuni soci, ma ciò non avveniva da tempo in ACCAM e pertanto non sarebbe stato possibile affidarle il servizio direttamente senza gara.

San Vittore Olona ha scelto di uscire, molti altri no, sebbene la Corte dei Conti su richiesta di parere, di un Comune socio, si fosse espressa sulla vincolatività di tale norma proprio pochi mesi fa.

ACCAM è in perdita da 4 esercizi negli ultimi 5 anni e le ingenti perdite sono state un ulteriore motivo a giustificazione della nostra scelta ed in tal senso il lascito della mia Amministrazione sarà quello di una gestione dei servizi pubblici basata sulla trasparenza, l’efficienza e la legalità>>.

 

 

 

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