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Vanzaghello, donato al Comune un immobile da destinare agli anziani

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VANZAGHELLO – Chi lo ha donato al comune  dopo la sua morte aveva un desiderio preciso:  destinarlo alle necessità delle persone anziane. O, in alternativa, metterlo in vendita e destinare i proventi a queste stesse necessità. Il futuro dell’immobile situato tra le vie Albarina e della Pace a Vanzaghello è uno dei temi a cui l’amministrazione comunale del sindaco Arconte Gatti intende mettere mano per un futuro non lontano. Si tratta di un’area di 724 metri quadrati che ne ha 197 di deposito e 212 di superficie abitativa. Quest’ultima, abitata in precedenza da persone in affitto, ha poi subito un incendio e la giunta Gatti ne ha così disposto la chiusura con un’ordinanza. Il deposito è invece usato dalla Pro Loco per lasciarvi alcuni suoi attrezzi. Ma il discorso legato al suo domani resta. E a porselo era già stata la precedente amministrazione: l’idea era creare una comunità alloggio con 20 posti, dieci per gli anziani e dieci per minori e disabili con un investimento di circa 300 mlla Euro.
La realizzazione sarebbe stata affidata a un operatore privato che avrebbe poi gestito la struttura per 25 anni. Per poter realizzare tutto questo l’amministrazione di allora aveva previsto un ampliamento di 220 metri quadrati che avrebbero portato il rapporto tra edificato e superficie totale dal 42 al 56 per cento. Tutto in moto rettilineo? No, perché su questo progetto la giunta Gatti nutre diverse perplessità tanto da avere deciso di farlo ritornare nel cassetto e di pensare a una soluzione nuova. “Intanto – dichiara l’assessore ai lavori pubblici Claudio Zara – la volontà di chi lo ha donato era di destinarlo alle necessità degli anziani – ma poi vi sono altri problemi che il progetto della precedente amministrazione genera; anziani e minori e disabili hanno necessità diverse e non riteniamo sia utile quindi farli convivere in una stessa struttura”. Zara aggiunge che per la scelta sulla demolizione o ristrutturazione dell’edificio “occorre che sia il comune a pronunciarsi, non il concessionario”. E anche sul discorso della dilatazione degli spazi edificati storce il naso: “il progetto – spiega – prevederebbe una cubatura superiore a qualunque limite di legge senza tenere conto della fascia di rispetto ferroviario, né della necessità di dotare quell’area di posti auto e di superficie a verde”.  Non da ultimo, la valutazione di Zara riposa su una ricognizione della composizione demografica della popolazione vanzaghellese: “abbiamo ritenuto giusto prenderci del tempo e  ripensare a questo progetto – conclude – che intendiamo destinare agli anziani come da intenzione di chi ce lo ha lasciato e anche per il fatto che  la popolazione anziana nella nostra realtà è in continuo aumento”. Per ora, quindi, lo stabile tra le via Albarina e della Pace resta congelato. Ma la giunta ha reso noto di voler individuare al più presto una strada chiara da percorrere per riqualificarlo come merita.
Cristiano Comelli

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