MILANO – “Nei primi 20 giorni” di campagna vaccinale contro l’influenza, in Italia è stato registrato “un aumento di circa il 30% dei vaccinati. Già si sono vaccinati alcuni milioni di persone” e “la domanda è molto forte”. A fare il punto è stato Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, in conferenza stampa al dicastero sull’analisi della situazione di Covid-19 nel nostro Paese.
Vaxigrip, influenza virus vaccine.
“Quest’anno la campagna vaccinale contro l’influenza è partita bene, direi in tempo – ha spiegato – Le Regioni hanno acquisito quasi 18 milioni di dosi di vaccino”, mentre “normalmente ne vengono acquisite 10-11 milioni e ne vengono utilizzate anche di meno. Non c’è in teoria una mancanza di vaccino, anzi” appunto c’è stato quasi “un raddoppio del numero di dosi acquisite”. Inoltre “dopo è stato fatto uno sforzo notevole da parte del ministero, per acquisire ulteriori dosi da redistribuire alle Regioni e destinare verso le farmacie laddove si era creata invece una carenza, proprio perché le aziende stesse avevano privilegiato il mercato pubblico” per “la copertura delle persone più fragili e a rischio”.
“Vedo che in alcune zone si dice che c’è una domanda più forte dell’offerta”, però “questo – ha precisato Rezza – è dovuto al fatto che le dosi di vaccino non arrivano tutte subito, ma le aziende hanno necessità di scaglionarne l’arrivo. Altre dosi di vaccino stanno arrivando e arriveranno addirittura fino alla prima settimana di gennaio”. In conclusione, quella 2020-2021 sarà una campagna vaccinale anti-influenza “iniziata in tempo, che probabilmente si protrarrà più a lungo rispetto alle scorse campagne”. Rezza ha fatto anche notare che “l’influenza per fortuna non sta circolando gran che: casi sporadici si riscontrano sempre, se li cercate ci sono anche in estate, ma ancora fortunatamente l’infezione non ha cominciato a circolare nel nostro Paese in modo sostenuto”.