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‘++ Vaccini, Abrignani (CTS): pericolo NON fare seconda dose. Sileri: variante Delta NON temibile, se ci vacciniamo

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MILANO  Il mix di vaccini anti-Covid fra prima e seconda dose è sicuro? “Sì. La cosa più pericolosa è non fare la seconda dose”. Non solo: “In vaccinologia la seconda dose eterologa è la regola”. E’ quanto ha tenuto a precisare l’immunologo dell’università Statale di Milano Sergio Abrignani, componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai3.

      L’esperto affronta il tema della vaccinazione eterologa da un altro punto di vista, partendo dai rischi di non fare la seconda dose:
“Quello che sappiamo ad esempio dall’Inghilterra è che, se si rimane con una sola dose, c’è un’efficacia che è dimezzata rispetto alla variante inglese, ma con la variante indiana scende al 20%. Mentre sale all’80% con la seconda dose. Quindi l’importante è fare la seconda dose”, ha aggiunto Abrignani. Quanto ai vaccini a vettore virale, l’immunologo ha ribadito che “al di sopra dei 60 anni, poiché sappiamo che le rare complicanze trombotiche si concentrano al di sotto dei 55 anni, non vi è alcun rischio nel fare un vaccino a base di vettori virali, anzi il rapporto rischio-beneficio è enormemente a vantaggio”.
      “Se scendiamo sotto i 60 anni”, ha aggiunto Abrignani per fare chiarezza, “dai dati inglesi sappiamo che dopo la seconda dose con AstraZeneca il rischio” delle trombosi rare scende a “uno su 600mila”, rispetto alla prima dose per la quale è circa 1 su 100mila. Ma, “scendendo la circolazione del virus, il rapporto rischio-beneficio” in questa fascia d’età “inizia a essere quasi paritario. Quindi, avendo a disposizione altri vaccini e avendo già dati di migliaia di persone vaccinate con la seconda dose” eterologa, “sappiamo non esserci problema” nel mix di vaccini.
 La variante Delta (indiana) di Sars-CoV-2 “ha una contagiosità maggiore rispetto a quella inglese, ma la stragrande maggioranza di coloro che nel Regno Unito sono stati ricoverati a causa della variante indiana non aveva fatto il vaccino. Molti avevano fatto una sola dose. Una parte minoritaria aveva completato il ciclo vaccinale”. Lo ha evidenziato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ai microfoni della trasmissione ‘L’imprenditore e gli altri’ su Cusano Italia Tv.
      “Il fatto che uno possa prendersi il virus pur avendo completato il ciclo vaccinale è una possibilità, perché non tutti rispondiamo alla stessa maniera – ha comunque aggiunto – e poi bisogna vedere quando questi pazienti avevano fatto la seconda dose. Questa situazione ci insegna che dobbiamo correre e continuare a fare i richiami e concludere la campagna vaccinale”.

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