WILMINGTON (Usa) – “Dobbiamo guarire” gli Stati Uniti, “dobbiamo recuperare l’anima dell’America”. Joe Biden, 46mo presidente eletto degli Stati Uniti, chiede di mettere fine alle “demonizzazioni” e insiste sulla necessità di “guarire” il Paese nel suo discorso della vittoria. “La nostra nazione – afferma – è forgiata dalla battaglia costante tra i nostri angeli migliori ed i nostri impulsi più oscuri.
E quello che i presidenti dicono in questa battaglia importa: è il momento che prevalgano i nostri angeli migliori”.
“Oggi – continua – tutto il mondo sta guardano l’America ed io credo che quando siamo al meglio l’America sia un faro per il mondo. Non guideremo solo con l’esempio del nostro potere, ma con il potere del nostro esempio”.
Nessun riferimento esplicito a Donald Trump nei discorsi della vittoria pronunciati da Joe Biden e Kamala Harris. Il democratico si è rivolto però ai sostenitori del presidente per dire: “So che sarete delusi ma datemi un’opportunità. Raffreddiamo la temperatura, cerchiamo di trattare gli avversari come tali e non come nemici, non sono nemici, sono americani”.
Democratici e repubblicani possono cooperare. Insistendo sul concetto di unità, Biden ha proseguito: “Se possiamo decidere di non cooperare, allora possiamo decidere di cooperare. E io credo che questo sia parte del mandato del popolo americano, ci chiedono di cooperare”.
“Mi impegno ad essere un presidente che unisce e non che divide, domani sarà un giorno migliore”.
Kamala Harris è la prima donna, la prima afroamericana, la prima americana di origini asiatiche ad essere eletta presidente. Kamala Harris è anche la prima figlia di immigrati a svolgere questo ruolo. A sottolinearlo è stato il presidente eletto Joe Biden intervendo a Willmington. “Non mi dite che non è possibile negli Stati Uniti”, ha affermato. “Con grande ritardo ma stasera ci ricordiamo di quanti hanno combattuto così duramente per tanti anni per renderlo possibile”.
