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Uniti per Santo Stefano Ticino: ‘Maggioranza sorda alle nostre proposte’

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SANTO STEFANO TICINO Nel Consiglio Comunale del 26 giugno il punto focale dell’incontro è stato il giusto e doveroso riconoscimento alle Associazioni che piú di ogni altra entità a Santo Stefano Ticino, insieme a singoli donatori, hanno supportato la popolazione. La Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e Diamoci una Mano hanno agito capillarmente e nella più totale sicurezza per raggiungere tutti i cittadini: nessuno di noi li ringrazierá mai abbastanza, e Uniti per Santo Stefano Ticino si associa a questo riconoscimento.

Dopo il breve ordine del giorno, il capogruppo di Insieme per Cambiare Pavan ha attaccato Uniti per Santo Stefano Ticino scendendo però dal piano politico.
Entrando nel merito del nostro ultimo post sulla mancata concessione dell’utilizzo del suolo pubblico per gli esercenti, ha commentato il contenuto ironico della nostra considerazione come se fosse serio. Nel primo consiglio aperto alla cittadinanza dopo due svolti a porte chiuse, il capogruppo ha quindi cercato di ribaltare il significato di quanto scritto, fingendo di non capire che nessuno di Uniti per Santo Stefano Ticino ritiene gli stefanesi irresponsabili e che tutto quello che è stato fatto per la cittadinanza arriva nel concreto dalle Associazioni più che da idee originali dell’Amministrazione Tunesi.
Pavan ha parlato delle nostre “inutili” proposte, fingendo di non accorgersi che la prima ha portato ad una loro controproposta, unica vera fuori dal seminato del piano di zona, che però non si è rivelata efficace come quella inclusiva portata avanti da Uniti per Santo Stefano Ticino, tant’è vero che probabilmente si troverà un modo per aiutare le famiglie in difficoltà così come da noi richiesto in prima battuta.
Nello stesso modo l’Amministrazione Tunesi ha finto di scagliarsi contro la Cosap come qualcosa di irricevibile, salvo poi, come ha anticipato in Consiglio il vicesindaco Zanzottera, probabilmente includere la possibilità di aiutare gli esercenti del campo ristorazione in un pacchetto di misure che sarà pronto giusto per sant’Anna. Nella stessa proposta avanzata da Uniti già l’8 Giugno era contenuta anche la riduzione della Tari, approvata proprio in uno dei punti all’ordine del giorno in questo Consiglio.
Secondo la maggioranza il nostro gruppo non deve scrivere nulla, non deve replicare (al nostro capogruppo Saverio Prencipe è stato detto che poteva rispondere solo brevemente), non deve avanzare proposte, forse perché poi si rivelano corrette nel contenuto, applicabili e utili e li costringe ad agire e lavorare oltre il
minimo indispensabile.
Secondo loro non dovremmo nemmeno fare ironia, ma essere più “concreti”. Un aggettivo che si va ad aggiungere a “banali”, così come Pavan ha bollato gli intenti di stare dalla parte della cittadinanza espressi dalla nostra consigliera Maria Teresa Martire. Non solo i Consiglieri di maggioranza fanno fatica a cogliere l’ironia, ma cercano di gettare fumo su un’azione di contrappozione su cui Uniti per Santo Stefano Ticino si impegna con coscienza, vedendosi ignorati nelle occasioni pubbliche e convocati in Consiglio nell’ultimo giorno utile per ridurre al minimo accessi agli atti, con gli uffici, incontri di approfondimento.
UNITI PER SANTO STEFANO TICINO

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