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Dall'archivio:

Una rubrica per parlare di Sanità: prosegue la collaborazione tra TN e Poliambulatorio Medico Santa Crescenzia

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Il team Ticino Notizie crede fermamente nella promozione di una cultura della Salute che parta dalla prevenzione e da una corretta informazione. Da qui la collaborazione con un nostro storico partner – il Poliambulatorio Medico Santa Crescenzia – nella creazione di una rubrica ad hoc,Pillole di Salute, che abbiamo lanciato la scorsa settimana.

 

 

 

 

 

 

 

 

Proseguiamo, dunque, con il proporvi una nuova puntata di questa iniziativa editoriale, segnalandovi anche che da venerdì scorso è attivo anche il blog https://www.santacrescenzia.com/blog/ dove potrete trovare diversi contenuti che saranno poi divulgati anche dal nostro quotidiano on line.

buona lettura!

65 anni ed essere giovani…

A dirlo è il Lancet. Lo studio su Lancet, la rivista scientifica per eccellenza.

Un italiano di  75 anni ne dimostra biologicamente non più di 65.

 

 

 

Chi vive in un Paese in via di sviluppo invecchia precocemente rispetto a chi nasce in un Paese industrializzato tanto che a 65 anni ci si può sentire come un 50enne o come un 80enne. E molto dipende dai geni ma soprattutto dal contesto ambientale. Ed è proprio questa differenza tra età anagrafica che il Lancet Public Health ha voluto studiare. Quello che è emerso è che un 76enne giapponese presenta lo stesso livello di problemi di salute ‘tipici’ di un 65enne; ‘traguardo’ raggiunto ad appena 46 anni da un abitante di Papua Nuova Guinea.

Ne consegue che l’aumento dell’aspettativa di vita può rappresentare sia un’opportunità che una minaccia per il welfare di un paese: dipende dai problemi di salute correlati all’età che le persone sviluppano, indipendentemente dall’età anagrafica. Infatti le diverse patologie possono portare a un pensionamento anticipato, a una contrazione della forza lavoro e ad un aumento della spesa sanitaria.

Questo è il primo studio in assoluto a distinguere tra età biologica ed età anagrafica. I ricercatori hanno misurato il ‘burden of disease’ correlato all’età, aggregando la perdita degli anni di vita in salute, derivanti da 92 patologie.

 

La top ten delle nazioni più ‘giovanili’ del mondo (quelle che ‘dimostrano’ 65 anni, ad un’età più avanzata):
1. Giappone: 76,1 anni
2. Svizzera: 76,1 anni
3. Francia: 76 anni
4. Singapore: 76 anni
5. Kuwait: 75,1 anni
6. Corea del Sud: 75,1 anni
7. Spagna: 75,1 anni
8. Italia: 74,8 anni
9. Porto Rico: 74,6 anni
10. Perù: 74,3 anni

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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