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Una grande serata di musica per ricordare un grande medico, al Lirico di Magenta

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MAGENTA – Voleva e doveva essere una serata speciale: lo è stata. Mercoledì sera, presso il teatro Lirico, Medicina e Musica si sono incontrate per rendere omaggio alla figura del professor Alberto Zanollo, primario, per oltre trent’anni, del Reparto di Urologia dell’Ospedale ‘Fornaroli’, dove, giunto nel 1970 dal milanese Niguarda, creò una struttura speciale per lo studio e il trattamento dei mielolesi. La sua ‘Scuola di Magenta’, così chiamata anche nel mondo scientifico internazionale, come sottolineato da Sara Dameno, presentatrice dell’evento, “è stata per molto tempo il punto di riferimento in campo urologico per pazienti affetti da gravi lesioni spinali e ha formato una generazione di specialisti in Urodinamica e Neurourologia che si sono impegnati nello sviluppo di strutture dedicate in tutta Italia”. A ricordarlo volti noti della vecchia guardia del ‘Fornaroli’ (che non nominiamo per non incorrere in qualche involontaria dimenticanza) del tempo che ancora qualcuno rimpiange (al netto dell’impegno di Regione Lombardia – illustrato nella circostanza dall’Assessore regionale Luca Del Gobbo – “finalizzato a rendere competitivo il nosocomio magentino”): primari colleghi di Alberto Zanollo, alcuni dei suoi ‘allievi’, infermieri e tante persone che per l’Ospedale hanno lavorato e lavorano con diverse funzioni. Tra i presenti anche la figlia di tanto padre, di cui ha calcato le orme, la dott.ssa Lucia Zanollo. Sul palco, dopo il saluto di Paolo Pigni, presidente della Fondazione degli Ospedali di Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano e Magenta onlus,ente promotore dell’iniziativa, del sindaco Marco Invernizzi, del già citato Luca Del Gobbo e del direttore generale dell’ASST, Massimo Lombardo, è stato il Trio ‘Casa Bernardini’, formato da Marcello Miramonti (Violino), Enrico Graziani (Violoncello) e Alberto Chines (Pianoforte) ad elevare con le note di Mozart e di Schubert l’emozione della platea che, per tornare a quella prodotta verbalmente, ha raggiunto l’apice con l’intervento di Sandro Sandri, attuale direttore dell’UO Urologica magentina (“ero studente in Medicina, quando il Professore – per tutti noi un faro – arrivò qui”), che ha scelto di siglare il personale ricordo prendendo in prestito le parole di Cecilia Fornasieri (responsabile del Progetto- Iris Ospedale aperto): il Maestro, “un uomo grande e umile che, paziente tra i pazienti, sedeva in prima fila ad ascoltare la Musica in Ospedale “. E la Musica dei tre giovani talenti sarebbe piaciuta al grande Urologo: di certo si sarebbe unito al pubblico nel luogo applauso. Da ultimo il grazie rivolto a tutti, presenti e organizzatori, da Giorgio Cerati (già direttore dell’UO di Psichiatria del ‘Fornaroli’), consigliere di Amministrazione della Fondazione di cui ha illustrato la volontà nel promuovere iniziative e progetti che rafforzino il legane tra i quattro Ospedali e i territori per il benessere delle comunità.

Franca Galeazzi

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