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Una (giusta) battaglia del Terzo Polo: depenalizzare l’abuso d’ufficio

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Sulla giustizia il Terzo Polo rilancia e, per il reato d’abuso d’ufficio, che la maggioranza vorrebbe riformare, propone direttamente la depenalizzazione. A mettere a punto il testo che potrebbe abrogare di fatto l’articolo 323 del codice penale è il deputato di Azione, Enrico Costa.
“Se si modificasse semplicemente la norma come propone Forza Italia – spiega Costa – nei fatti non cambierebbe nulla. Continuerebbero a esserci tanti indagati e zero condannati. Ma la macchia dell’indagine resterebbe. Quindi meglio la depenalizzazione”. E, infatti, il provvedimento che è stato depositato alla Camera, a prima firma Enrico Costa, prevede che il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, che nello svolgimento delle sue funzioni, violi la legge, procurando “intenzionalmente” a sé o ad altri “un ingiusto vantaggio patrimoniale” o “un danno ingiusto” sia punito non con la detenzione, ma con una “sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 15.000 euro”. E la sanzione aumenterebbe “nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità”. La sanzione, poi, verrebbe applicata dall’Anac al termine “di un’istruttoria nell’ambito della quale è garantito il contraddittorio tra le parti”.

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