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Dall'archivio:

Una cena a Sedriano per sostenere i Diritti umani nel Mediterraneo

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO SEDRIANO – Noi siamo con Mediterranea (italiana), Proactiva Open Arms (spagnola), Sea watch (tedesca) e con ogni altra organizzazione della società civile che, raccogliendo fondi da semplici cittadini, associazioni ed altre realtà sensibili al problema, nonostante i ripetuti attacchi e le minacce che diversi governi europei hanno portato, continuano a pattugliare il Mediterraneo, impegnate in difficili e rischiose missioni.

Siamo con loro perché riteniamo fondamentale che gli occhi della società civile, spesso nella storia molto diversi da quelli dei governanti di turno, possano monitorare quello che accade in mare, per testimoniare e denunciare ogni eventuale violazione della dignità umana e delle leggi internazionali.
Siamo con loro, perché vogliamo sapere e, nel caso, vogliamo opporci, a chi, ad esempio governando nel nome del popolo italiano, propone soluzioni sommarie e semplicistiche a questioni complesse, usando i migranti e i richiedenti asilo come caprio espiatorio. È già successo troppe volte nella storia, ad esempio con gli ebrei e campi di sterminio nazisti, spesso nel silenzio delle popolazioni locali.

 

(foto d’archivio)

Siamo con loro, perché non possiamo tollerare che nel nostro mare, il Mediterraneo, le persone, vittime di una tratta inumana, siano lasciate morire in balia del sole, della fame, della sete e delle onde. Tutte queste persone devono essere salvate e, come impongono le leggi del mare e il diritto internazionale, portate al sicuro a terra nel più breve tempo possibile. È questione di umanità.
Certo, ci piacerebbe un mondo nel quale le persone non siano costrette a lasciare la loro terra (chi lo
farebbe, se non costretto?) o almeno che, dovendolo fare, possano farlo in tutta sicurezza. Purtroppo oggi non è così, e in diverse occasioni abbiamo proposto in che direzione crediamo sia opportuno andare (aiutarli – non solo negli slogan – a casa loro, creare canali di arrivo sicuri, organizzare in maniera intelligente ed utile per tutti l’integrazione) e, nel nostro piccolo, cercato di farlo in concreto.
Sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare, ma fare morire le persone in mare come deterrente per le partenze non è una soluzione. Semplicemente sposta altrove la sofferenza e la morte.
Per tutti questi motivi abbiamo organizzato per sabato 14 settembre una cena italo-nordafricana finalizzata proprio al sostegno economico al progetto di Mediterranea.
Durante la serata Cecilia Strada, ex Presidente di Emergency e ora tra i sostenitori del progetto, reduce dall’ultima missione della nave Mare Jonio, ci farà conoscere da vicino questa realtà, che noi riteniamo dia lustro all’Italia.

Prenotazione obbligatoria allo 02 90111064 segreteria Parrocchia Sedriano o al Cell. 347 9782591.

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