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Un profumo.. per Abbiategrasso, la bellissima idea di una classe del Bachelet nata grazie al premio Italo Agnelli

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ABBIATEGRASSO –  La storia di Acqua di Parma, colonia tra le più famose al mondo,  inizia come una magica alchimia in una piccola fabbrica di Parma che produce profumi. Agli inizi del ‘900 Parma è nota come città di grande tradizione culturale: corte tra le più brillanti d’Italia sotto ai Gonzaga e piccola capitale del savoir vivre ai tempi di Verdi e Maria Luigia, Parma è un centro in grado di dettare le mode e affermare lo stile. 

Già nel 1930 l’accresciuta popolarità della colonia, inizialmente a lavorazione artigianale, porta ad aumentare la produzione e a sviluppare in modo più dinamico la distribuzione; sino al dopoguerra Acqua di Parma vive un vero e proprio momento d’oro. A partire dagli anni ’60 qualcosa cambia: altri profumi si affiancano alla colonia nel ruolo di fragranza en vogue, anche se Acqua di Parma continua ad esercitare il suo appeal sugli intenditori grazie alla sua lunga e ricca tradizione.

Forse è un sogno, ma il percorso intrapreso da una dinamica classe di alunni dell’ITC Bachelet grazie al supporto e alla regia di Confcommercio e della ‘regia’ del premio Italo Agnelli potrebbe presto portare alla nascita e al lancio, sul mercato, di qualcosa di analogo alla prestigiosa colonia.

Parliamo del primo ‘Profumo di Abbiategrasso’, un’essenza prettamente dedicata alla città del Leone. Come successo un secolo fa a Parma, o come accade a Sirmione col profumo ispirato all’affascinante centro lacustre.

Tutto comincia nel 2018, quando sul palco del premio Agnelli in Annunciata salgono i due dirigenti degli Istituti Superiori “Bachelet” e “Alessandrini”, i presidi Andrea Boselli e Alba Arcidiacono, accompagnati dalla docente Elena Franco. Proprio quest’ultima avvierà il progetto di alternanza scuola-lavoro nelle due scuole superiori, dove i ragazzi potranno riflettere sul territorio abbiatense, sul patrimonio strutturale della città per poter arrivare a generare delle proposte di scenario per la rigenerazione urbana da presentare al Comune. Una prima proposta, ideata dal team dell’Alessandrini, prevede una installazione nel parco di villa Sanchioli (ve ne parleremo presto), mentre il team del Bachelet si è lanciato nell’ideazione di un’essenza profumata.

“La cultura salverà il suolo ed è per questo che credo sia importante inserire nel percorso scolastico un programma non standard come questo – affermava nel 2’18 Brunella Agnelli – Sarà una sfida per i ragazzi che dovranno capire l’importanza di un’educazione al consumo e alla valorizzazione del nostro territorio”.

A distanza di oltre 1 anno, l’esponente di Confcommercio ribadisce che ‘il lavoro realizzato dal team Bachelet ha una sua piena sostenibilità economica e assoluta fattibilità. Crediamo molto nella sinergia col mondo della scuola, per lanciare idee di rilancio complessivo di Abbiategrasso, tanto più in un momento di profonda trasformazione economica. Il Profumo di Abbiategrasso, per adesso identificato così, punta esattamente a questo’.

E, aggiungiamo noi, si tratta di una ‘seduzione’ davvero brillante. E senza precedenti. Complimenti ragazzi.

Fab. Pro.

 

IL PROGETTO NELLE SUE PARTI ESSENZIALI

 

FCare JA (acronimo dei nomi dei fondatori) ha sviluppato un progetto di business per la produzione (affidata a terzi) e commercializzazione di profumatori ambientali dedicati a specifici territori di provincia. I profumatori FCare avranno un brand rappresentativo del contesto geografico di riferimento (ad es. “Profumo di Abbiategrasso”) e un’essenza che richiama le caratteristiche naturali del territorio. Ad oggi le cittadine ricche di storia e aspetti naturalistici peculiari “combattono” contro l’avanzata dei grossi centri commerciali e dello shopping da casa (siti e-commerce).

A seguito di sondaggi e analisi preliminari eseguiti ad Abbiategrasso, primo mercato di sviluppo dell’attività, il team di FCare ha ravvisato la necessità per le imprese locali di aggiungere alla customer experience (esperienza che i clienti vivono ad es. nell’acquisto presso un negozio o alloggiando in un hotel) un ulteriore elemento che lasci nel cliente un ricordo distintivo della cittadina. Da questo è nata l’idea di creazione e commercializzazione di profumatori ambientali, che richiamino i profumi della natura tipica locale.
La profumazione lascia nel cliente del negozio o hotel un ricordo olfattivo distintivo della cittadina, aumentando la gradevolezza e qualità della sua customer experience. I clienti/visitatori potranno anche acquistare presso lo stesso negozio/hotel/centro benessere i profumatori per proprio uso casalingo. Abbiategrasso è il punto d’inizio. La Mission di FCare è l’espansione dell’attività in altre provincie del territorio lombardo, consci della replicabilità del modello di business che può travalicare anche i confini nazionali.

Gli obiettivi raggiunti ad oggi nello sviluppo del progetto sono:

  • verifica della fattibilità dell’idea imprenditoriale attraverso un’analisi di mercato, in particolare dal lato della domanda potenziale, tramite sondaggio e interviste;
  • verifica della sostenibilità economica del progetto tramite redazione di un business plan;
  • creazione del team e composizione dell’organigramma, con suddivisione delle mansioni secondo le competenze specifiche dei responsabili/fondatori;
  • creazione di contatti e partnership con istituzioni e imprenditori locali;

accrescimento del know-how e skills personali necessarie ad affrontare lo sviluppo di un business.

L’idea imprenditoriale FCare è nata in seguito ai risultati della ricerca “Sviluppo e Innovazione del territorio” promossa da Confcommercio Abbiategrasso e svolta da alcuni componenti del team FCare.

Il tema dello studio era la valorizzazione del tessuto commerciale di Abbiategrasso tramite l’individuazione di un nuovo prodotto distintivo e rappresentativo del territorio.

Gli studi hanno messo in evidenza come l’83% della comunicazione commerciale oggi ruoti in modo quasi esclusivo attorno a stimoli visivi e uditivi. “Se lo sento lo ricorderò”.

È ciò che emerge da una ricerca condotta dalla Rockefeller University di New York e pubblicata su Science: le persone possono ricordare il 35% di quanto annusano, rispetto al 5% di ciò che vedono, il 2% di ciò che sentono e l’1% di quello che toccano. Un profumo viene riconosciuto in modo nitido dal 65% dei consumatori a distanza di un anno, mentre per le foto non si va oltre il 50%.

L’olfatto è l’unico tra i cinque sensi che va direttamente al cervello, ecco perché il naso sarà sempre più importante nella strategia di mercato delle aziende.

Con le fragranze, quindi, si genera un impatto sul business: il neurologo Alan Hirsch ha testato come in un ambiente profumato l’84% dei consumatori sia più propenso a fare acquisti con un incremento dello scontrino medio. Il marketing olfattivo coinvolge i comparti della moda, dell’alimentare, dell’arredamento, del design.

 

Da questo è nata l’idea di sviluppare dei diffusori per profumazione ambientale, la cui essenza sia realizzata sulla base dei sapori e profumi della natura locale. Il primo mercato di riferimento è Abbiategrasso ma lo schema di business può essere replicato in altre realtà locali analoghe.

 

Per sviluppare prodotti distintivi e rappresentativi di un territorio il team ha fissato le seguenti caratteristiche che i profumatori FCare devono presentare:

 

  1. brand (registrato) evocativo del territorio, ad es. “Profumo di Abbiategrasso”;
  2. essenza sviluppata seguendo i profumi naturali locali;
  3. boccetta e packaging che richiamano i temi culturali/naturali del territorio di riferimento.

L’istituto Bachelet di Abbiategrasso

 

Nell’insieme il prodotto FCare deve essere percepito dai clienti come un prodotto di qualità.

La qualità è considerata come fattore critico in una logica di marketing/valorizzazione di un territorio e di differenziazione rispetto ai prodotti standard e low-price presenti nelle catene di negozi e nella grande distribuzione. Nella realizzazione del concept di prodotto è necessario il coinvolgimento delle realtà rappresentative del territorio.

Terminata la fase preliminare di studio e progettazione si passa alla realizzazione del prodotto.

Il naso-profumiere della rinomata maison Atelier Fragranze Milano che collabora con FCare realizza l’essenza sulla base delle caratteristiche naturali e culturali indicate dalle istituzioni e imprese locali.   Nel triennio successivo al lancio in Abbiategrasso si ipotizza di estendere l’attività ai territori di Vigevano e Melegnano (possiedono entrambi aspetti naturali e storici caratteristici) collaborando con team di studenti di scuole locali.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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