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Dall'archivio:

Un piano per riqualificare il fiume Ticino

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Tra novembre 2019 e febbraio 2021 l’Istituto Oikos, organizzazione non-profit impegnata in Europa e nei Paesi del Sud del mondo nella tutela della biodiversità e nella diffusione di modelli di vita più sostenibili, grazie ad un finanziamento di Endangered Landscape Programme, ha coordinato l’elaborazione del Piano di riqualificazione del corridoio ecologico del fiume Ticino 2021-2031. Il documento nasce dalla collaborazione transfrontaliera di numerosi Enti (amministrazioni pubbliche, aree protette, organizzazioni della società civile, enti di ricerca e società private) tra Italia e Svizzera, un impegno congiunto per tutelare la varietà delle specie animali e vegetali e quindi del territorio attorno al fiume, un habitat  ricco quanto fragile lungo 248 km tra la Val Bedretto in Svizzera e la confluenza con il Po in Italia, in una delle aree più popolate ed economicamente vivaci del continente.

 

 

Il Piano include ben 75 azioni che contribuiranno al raggiungimento di 5 grandi obiettivi: migliorare la governance transfrontaliera; garantire i servizi che la natura può offrire all’uomo e lo sviluppo di attività economiche sostenibili; rinsaldare la connessione ecologica tra le Alpi e gli Appennini; migliorare lo stato di conservazione di specie animali e vegetali rare, minacciate o localmente estinte; promuovere la resilienza sia degli ecosistemi che delle comunità umane ai cambiamenti climatici. In quest’ottica è stato sottoscritto un accordo di collaborazione dai principali enti italiani e svizzeri coinvolti nella fase preparatoria del Piano e che intendono proseguire concretamente il percorso avviato con il reperimento delle risorse necessarie. ETVilloresi, che ha preso parte ai lavori come stakeholder, ha potuto fornire un importante contributo in tema di gestione e valorizzazione idrica in previsione dello svolgimento di attività di monitoraggio della falda nel comprensorio consortile e di interventi per la tutela e la valorizzazione del reticolo irriguo del Villoresi.

 

Clicca qui per consultare il Piano

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