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Dall'archivio:

Un comitato per rilanciare la vocazione agricola della Fiera di San Rocco

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MAGENTA –  Riscoprire la vocazione agricola di San Rocco. Farla tornare a quella che era la origine storica. Quando, appunto, San Rocco era soprattutto un momento d’incontro per i nostri ‘paisan’.  Col trascorre degli anni la mission originaria della fiera si è andata progressivamente perdendosi. Beninteso, anche nelle passate edizioni veniva mantenuto uno spazio – per lo più in corrispondenza del cosiddetto ‘Campo Aquila’ nei pressi del cimitero – destinato alla vendita di animali da cortile e poco altro.

Ma per il resto San Rocco, a parte la trippa cucinata a volontà, soprattutto dal buon Pier Magnaghi del Forno & Sapori, assomigliava sempre di più ad un gran mercato.

“E’ vero – ha spiegato il sindaco Chiara Calati rispondendo ad una nostra sollecitazione – alcuni agricoltori ed allevatori della nostra zona, si stanno mettendo assieme per far sorgere un Comitato Fiera che ha esattamente questa volontà”. Del Comitato che sarà reso ufficiale nelle prossime settimane, dovrebbero far parte anche la Cascina Bullona di Pontevecchio piuttosto che l’Azienda Agricola Porta di Magenta. Questi sono i primi nomi trapelati. Ma naturalmente stiamo parlando di un organismo in fieri. Il primo banco di prova sarà appunto la fiera del prossimo 16 di agosto.

“In quella circostanza – il Sindaco ha detto – presso il ‘Campo Aquila’ ci saranno i prodotti a marchio Parco del Consorzio Produttori, così come ci sarà la presenza di allevatori ed espositori di animali”. 

L’obiettivo, come detto, è quella di tornare ai primordi. E poco alla volta si vorrebbe fare lo stesso anche in relazione alle altre due fiere tradizionali della città: quella di San Martino e quella di San Biagio. 

In particolare, su San Martino il primo cittadino  – che ha la delega diretta ai ‘Grandi Eventi’ – si è detta molto soddisfatta dei risultati raggiunti nello scorso novembre, quando, per la prima volta la rassegna – anche per volontà ed impulso del vulcanico Prevosto don Giuseppe Marinoni – si è articolata su due giorni. “Quest’anno – ha concluso la Calati – faremo ancora di più. E’ pressoché certo, infatti, che la fiera sarà articolata su tre giorni”. 

Fabrizio Valenti

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