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‘Tutti insieme per l’ospedale’: il Cc di Abbiategrasso approva all’unanimità la mozione

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ABBIATEGRASSO – Accogliendo la proposta del presidente Tagliabue, il Consiglio comunale riunito mercoledì sera ha cominciato col dibattere la mozione unitaria sull’ospedale ‘Costantino Cantù’.

“E’ importante che la mozione dia il senso di un lavoro unitario, di tutte le forze politiche, per compiere un deciso passo in avanti. Abbiamo avuto gli impegni del presidente della Commissione Sanità, Monti, di diversi consiglieri di centrodestra per impegnare l’assessore Giulio Gallera a riportare i servizi perduti ad Abbiategrasso, a partire dal Pronto Soccorso notturno”, ha dichiarato aprendo il dibattito sulla mozione  il leader di Cambiamo Abbiategrasso, Domenico Finiguerra.

“Non possiamo tollerare che siano stati spesi 30 milioni di euro, siamo in una situazione nella quale ci si lamenta delle risorse, mentre qui chiediamo solo di utilizzare al meglio un ospedale nuovo già esistente. La politica decida e si assuma le sue responsabilità”, ha concluso.

“La sanità  non può essere gestita con criteri meramente economici, sono soddisfatta del risultato raggiunto con la mozione e spero che i cittadini siano dalla nostra parte”, ha continuato Barbara De Angeli (5 Stelle).

“Parlo da cittadino”, ha detto Giuseppe Serra, “che devono fare turismo sanitario per curarsi, non possiamo avere liste d’attesa così lunghe”.

“Come Partito Democratico abbiamo espresso la nostra condivisione sul tema ospedale”, ha dichiarato Graziella Cameroni del Pd, “dobbiamo continuare a lavorare in sinergia, così da portare la mozione in tutte le sedi politiche. Il Pd si è mosso subito coinvolgendo i propri rappresentanti istituzionali.

“ll documento di questa sera è nel solco di quanto anche il nostro gruppo ha sempre auspicato”, le parole del consigliere di maggioranza Michele Pusterla, “grazie a Finiguerra che ha permesso di avanzare una proposta nuova. Serve più politica, dobbiamo portare in piazza le esigenze legittime del territorio”.

“Condividiamo tutti gli interventi di stasera”, ha chiosato Flavio Lovati, “in politica nulla è scontato. Cambiamo Abbiategrasso ha ritirato il precedente documento, ora sul tavolo abbiamo una proposta nuova. Buon senso e strategie hanno ancora un valore importante”.

“Grazie a tutti per il dibattito scaturito in questi giorni”, è intervenuto a questo punto il sindaco Nai. “La politica a questo livello si fa con passione autentica e senza interessi personali, ci sono anche persone attive in ambito ospedaliero e i rappresentanti dei sindaci del territorio. Servono dei risultati, guardando alle difficoltà del nostro ospedale così come alle sue eccellenze. Abbiamo bisogno Anestesia, Cardiologia e molto altro. Questo momento è da cogliere al volo, con grande entusiasmo”.

Messa ai voti, la mozione sull’ospedale è stata votata all’unanimità.

Ecco il testo integrale del documento approvato.

«Il Consiglio comunale, vista la proposta della Consulta per i temi dell’ospedale e del Movimento per i Diritti del Cittadino Malato, richiamato il deliberato della Commissione Sanità di Regione Lombardia del 22 novembre 2017, viste le delibere dei Comuni del Distretto dell’abbiatense, viste le difficoltà del presidio della struttura sanitaria abbiatense, visti i disagi arrecati alla cittadinanza, 
delibera:
1) di avviare una mobilitazione per la difesa e il rilancio dell’ospedale Costantino Cantù e per il ripristino di tutte le su funzioni essenziali presenti fino al 2016; 
2) di promuovere congiuntamente alla Consulta e al Movimento per i Diritti del Cittadino Malato la mobilitazione per il giorno 16 dicembre alle ore 16, coinvolgendo i cittadini, l’Assemblea dei sindaci di tutti i Comuni del Distretto dell’Abbiatense, tutte le associazioni e le forze politiche e sociali; 
3) di programmare una mobilitazione-presidio in Regione Lombardia a sostegno dell’incontro con la Commissione consiliare ed il Presidente del Consiglio regionale; 
4) di chiedere a Regione Lombardia il confronto con gli enti locali in sede di redazione del nuovo Poas come previsto dalla Legge Regionale 23».

 

 

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