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Turismo in Lombardia: si parte (ma con incognita stranieri)

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MILANO  La Lombardia guarda con apprensione alla stagione turistica estiva: se nel 2019 la regione aveva attratto 18 milioni di visitatori con un aumento del 7%, l’interrogativo e’ se quest’anno Milano e i laghi, tradizionalmente le principali attrazioni turistiche della regione, riusciranno a recuperare parte degli arrivi mancati nei mesi del ‘lockdown’. Un compito difficile, considerando che la maggioranza di questi provenivano dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti come nel caso del lago di Como.

 

La speranza quindi e’ in una ripresa dei turisti provenienti dall’Europa, dove le frontiere sono ormai aperte, e di vacanze all’interno della regione da parte dei cittadini lombardi E’ quello che succede ad esempio sul lago di Garda, dove in attesa dei turisti tedeschi, ci si prepara per i lombardi che hanno scelto per l’estate la formula del mordi e fuggi. Con il primo fine settimana estivo archiviato con il tutto esaurito sui litorali bresciani e sul lago d’Iseo, si pensa alla promozione della stagione che dovra’ salvare il salvabile dopo i tre mesi di lockdown e la chiusura delle frontiere. Marco Polettini, presidente del consorzio albergatori e di Brescia Tourist ha annunciato che seppur in ritardo sta per essere lanciata una forte campagna promozionale dedicata al turismo lacustre. (

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