RHO – Fingendosi impiegate comunali incaricate di verificare il diritto all’esenzione dei ticket farmaceutici, chiedevano agli anziani di visionare i medicinali tenuti in casa e di dimostrare il loro stato patrimoniale, lasciando intendere la possibilita’ di sospensione del beneficio. In un momento di distrazione della vittima, una delle truffatrici razziava quindi gioielli e tutto quello che riusciva a trovare sotto mano. Cosi’ operavano tre donne di origine sinti, residenti in Piemonte, due arrestate mentre una, la piu’ giovane, risulta latitante, individuate grazie all’operazione “Municipal Fakes” (“False municipali”), condotta dal pool antitruffe della Procura di Milano.
Si tratta di Consuelo Riviera, 31 anni, Orietta Cappelletto, 48 anni, entrambe nate nel vercellese, e Ermelinda Dellacha’, 71 anni, nata a Tortona. Tutte con precedenti penali, la piu’ anziana in particolare, aveva gia’ colpito piu’ volte in Liguria e Piemonte, oltre che in Lombardia.
La banda criminale era composta da “tre generazioni di donne”, riferisce oggi alla stampa il vicedirigente della sezione di polizia giudiziaria Giorgio Bertoli, spiegando che le tre facevano prima appostamenti per individuare gli anziani e la loro abitazione, forse usando una sorta di ‘banca dati’ sulle potenziali ‘prede’, facendosi poi accompagnare in macchina da familiari per andare a mettere in atto la truffa. Il ‘bottino’ sottratto ad ogni ‘colpo’ variava tra i 500 e i 3.000 euro. “Se gli anziani reagivano, li prendevano a sberle”, continua Bertoli, precisando che le zone prescelte non si concentravano in una particolare, ma in varie aree della citta’ di Milano, e soprattutto nell’hinterland, in Comuni quali a Arese, Rho e Bollate