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Triplice mostra in Galleria Magenta: “Rivediamoci… sarà ancora estate”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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MAGENTA – Ritroviamoci… in galleria! Galleria Magenta invita il pubblico a ritrovarsi nei suoi tre spazi espositivi in Via Roma, in un nuovo triplice appuntamento che permette di tornare a scoprire le emozioni dell’arte dal vivo, in tutta sicurezza. Sul finire della stagione estiva, nello stesso periodo in cui la storica galleria spegnerà 42 candeline, le tre esposizioni accolgono i visitatori ricordando le atmosfere e le sensazioni del mare, del sole, della natura rigogliosa, dei cieli tersi e delle pieghe della luce d’agosto, in un percorso che, come un abbraccio visivo, coccola un dolce ricordo estivo che non intende lasciare spazio, ancora per un po’, all’autunno.

Si parte dalla sede della galleria con la mostra antologica di uno dei più importanti artistici storicizzati presenti in scuderia: Giancarlo Cazzaniga (1930 – 2013). Maestro del Realismo Esistenziale e protagonista dell’arte italiana dai primissimi anni Sessanta, Cazzaniga ha trovato successo gravitando attorno ai fermenti artistici di Brera. Ha stretto sodalizi artistici con i grandi nomi della cultura dell’epoca, quali Banchieri, Bodini e Luporini ed esposto alle Biennali di Venezia accanto a Giacometti, Redon, Gorky, Sironi, Morlotti.

 

“Credo nella voce delle ginestre” è la terza grande mostra con cui Galleria Magenta omaggia il Maestro, dopo quelle storiche del 1987 e del 1996, alla presenza dell’artista. Frequentatore già dagli anni Ottanta della galleria magentina, Cazzaniga ha intessuto negli anni un rapporto di stima reciproca con Germano Cattaneo, da sempre appassionato delle sue opere. Ginestre dai rami nodosi, glicini e girasoli occupano lo spazio delle sue tele, con tocchi di colore acceso, vibrante, materico. Petali, corolle, gambi e foglie si aprono per accogliere la luce del sole, sferzati dalla pittura del Maestro che con pennellate decise e luminose sembra voglia dipingere il carattere più intimo e fragile di queste bellezze della natura.
Il percorso prosegue negli altri spazi espositivi in Via Roma con le mostre personali di due artisti emergenti che per la prima volta debuttano in Galleria Magenta: Amedeo Cianci (Puglia, 1961) in Nuova Dimensione ed Elisa Marmo (Piemonte, 1980) in Spazio7. “Blu d’incanto” è il titolo della mostra di Amedeo Cianci che presenta al pubblico le sue grandi tele di mare, veri e propri tuffi in acque cristalline. Le sfumature a perdita d’occhio di blu, azzurro e verde, invitano a distendere lo sguardo verso un orizzonte placido ma profondo, inebriante. La pittura di matrice realista riesce a cogliere sia l’aspetto naturalistico più dettagliato, sia la fluidità del fondo marino, ora limpido, ora increspato dalle tante onde e soffi di vento pronti a rimescolare ciò che si vedeva poc’anzi così in modo trasparente. Un paesaggista sensibile, come lo hanno definito, che fa della pittura un mezzo d’indagine della natura e della sua instancabile vulnerabilità.

Con “Le trame di Liz” l’artista novarese Elisa Marmo offre al pubblico di Galleria Magenta un primo assaggio della sua ricerca pittorica, concentrata nel seguire e inseguire le pieghe e le trame dei tessuti. Oggetti comuni che, posti sotto la lente di ingrandimento dell’artista, raccontano storie minute, di morbidezza e delicatezza. Un esercizio di osservazione che invita a prestare attenzione alle tante cose della quotidianità che forse non guardiamo sufficientemente ma che potrebbero raccontarci sottovoce tante piccole grandi cose, anche di noi stessi.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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