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Trecate, visita del Politecnico di Torino alla raffineria Sarpom

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Da anni l’ateneo torinese partecipa con interesse al programma di visite organizzato dalla raffineria che consente agli studenti un primo approccio con il mondo dell’energia.

 

 

TRECATE– Sono 41 gli studenti della facoltà di Ingegneria Chimica del Politecnico di Torino che ieri hanno visitato la raffineria, accompagnati dai professori Stefania Specchia e Alessandro Monteverde del DISAT – Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia.

All’arrivo gli studenti sono stati accolti dagli addetti alla sicurezza e istruiti, come prima cosa, sulle procedure di sicurezza e sui relativi comportamenti da tenere durante la visita. Il briefing sulla sicurezza, anche per i visitatori, è parte del costante impegno della Società che prevede rigorose procedure a tutela della sicurezza del personale, degli operatori esterni e di chiunque visiti la raffineria.

 

L’incontro si è poi aperto con una breve introduzione sull’andamento della domanda mondiale di energia e sugli scenari per il futuro nei quali si stima, per i prossimi decenni, una crescita del fabbisogno energetico per sostenere lo sviluppo. Agli studenti è stata quindi presentata la duplice sfida di assicurare al mondo l’accesso a forniture energetiche affidabili, a costi sostenibili e riducendo al tempo stesso gli impatti ambientali. A seguire, gli interventi sono stati incentrati sull’illustrazione delle principali attività della SARPOM e dei processi di raffinazione per la produzione di energia per la mobilità, l’industria e il settore residenziale.

La giornata è proseguita con un approfondimento sulle figure professionali che possono trovare impiego in un’azienda come SARPOM che, essendo parte del Gruppo ExxonMobil, opera in un contesto internazionale offrendo la possibilità di esperienze professionali anche all’estero tra le Società del Gruppo e interessanti opportunità di carriera.

Il cuore dell’incontro, quello che stimola il maggior interesse da parte degli studenti, è la visita agli impianti della raffineria. Per molti di loro, infatti, rappresenta il primo, vero contatto con una grande realtà industriale che consente di vedere nella sua realtà operativa quanto studiato, a livello teorico, nel corso degli studi universitari.

 

“Queste visite al nostro impianto, che coniugano un approfondimento tematico ad un approccio concreto rivolto al mondo produttivo, pensiamo rappresentino un importante momento formativo per degli studenti universitari che a breve saranno chiamati ad orientarsi nel mondo del lavoro” afferma Giuseppe Buonerba, direttore della raffineria.

 

Per SARPOM è anche l’occasione per mantenere un dialogo aperto con il mondo accademico e per avvicinare i giovani a sbocchi professionali che, in un processo di continua innovazione tecnologica, continueranno a svolgere un ruolo importante per assicurare al Paese l’energia necessaria al progresso economico.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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