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Trecate, Romentino e Sozzago vogliono la ripresa della mensa scolastica il 5 ottobre

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TRECATE – «Già da luglio i Comuni di Trecate, Romentino e Sozzago hanno incontrato, assieme alle dirigenti degli istituti comprensivi, i referenti della società di ristorazione scolastica Markas, in un momento in cui la normativa era in continua evoluzione»: così il Sindaco di Trecate Federico Binatti ha aperto la conferenza stampa tenutasi sabato 26 settembre in teatro comunale per illustrare il lavoro ad oggi svolto riguardo all’avvio del servizio di ristorazione scolastica alla presenza del Vicesindaco Rossano Canetta, del consigliere incaricato ai Rapporti con il cittadino Giovanni Varone e dei Sindaci di Romentino, Marco Caccia e di Sozzago Carla Zucco.

«Sono stati molteplici gli incontri per concordare le modalità operative di gestione e riorganizzazione del servizio e il 5 settembre si sono chiuse le iscrizioni per un totale di oltre 1.300 bambini nei tre Comuni. Questo dato consente a Markas di definire i possibili scenari organizzativi in funzione delle norme anti-Covid, della capacità ricettiva dei refettori e della possibilità di consumare il pasto in classe con lunch-box», ha continuato il primo cittadino.

«Il gestore del servizio mensa, solo ad anno scolastico avviato, ha comunicato un preventivo con un canone Covid che, da un punto di vista economico e amministrativo, non era accettabile da parte delle pubbliche amministrazioni in quanto configurava un possibile danno erariale – ha continuato il Sindaco – Siamo perfettamente consapevoli dei maggiori costi che le società di ristorazione devono affrontare a causa del Covid per igienizzare i locali, eseguire i doppi turni, somministrare i pasti con la formula lunch box, ma, come richiesto più e più volte, le Amministrazioni pubbliche hanno bisogno di definire un aumento a pasto e non a canone per questioni contabili».

A fronte delle numerose richieste, lo scorso mercoledì Markas ha inviato un nuovo preventivo palesemente fuori mercato e per questo inaccettabile anche in esito a raffronti con altri Comuni della provincia. «Nella stessa giornata è inoltre pervenuta alle tre amministrazioni la richiesta di risoluzione consensuale del contratto a cui a stretto giro è seguita la formale richiesta, da parte dei Comuni, di attivazione del servizio entro e non oltre il 5 ottobre con un aumento del canone in linea con quello proposto dalla stessa Markas ad altri Comuni del territorio – ha spiegato il Sindaco di Sozzago Carla Zucco – A questa nostra intimazione la società potrà rispondere, entro il termine di lunedì 28 settembre, in tre modi: accettare la nostra proposta, accettare con riserva iniziando il servizio dal 5 ottobre oppure rifiutare o non rispondere, arrivando così alla risoluzione del contratto per inadempienza e al conseguente affidamento del servizio con urgenza ad altra ditta».

Questi passaggi tecnici sono molto delicati e complessi e necessitano di un’attenta analisi, per questo, «consapevoli dei grossi problemi organizzativi che l’interruzione del servizio causa alle famiglie, ci auguriamo che Markas risponda favorevolmente a una ripresa dello stesso al 5 ottobre per sollevare i genitori e per non ritenere vano il grande lavoro di riorganizzazione svolto finora», ha dichiarato Binatti che, negli ultimi due giorni, ha ragguagliato, insieme al Vicesindaco Canetta, sulla situazione in divenire sia i capigruppo consiliari sia i rappresentanti dei genitori della Commissione mensa.

A margine della conferenza stampa, inoltre, è stata ricevuta una delegazione di genitori per spiegare loro quanto è stato fatto finora.

«Reputo l’atteggiamento della ditta inqualificabile soprattutto per le famiglie che si vedono negato un servizio essenziale – ha affermato il Sindaco di Romentino Marco Caccia – Inoltre è stato difficile interloquire proficuamente con Markas sulla questione economica in quanto le loro risposte non sono mai state tempestive o conformi a quanto richiesto. Desidero sottolineare per maggiore chiarezza che le Amministrazioni pubbliche non possono accettare preventivi generici, ma occorre un preciso e congruo costo/pasto con il dettaglio dei maggiori oneri dovuti all’emergenza. Si tenga conto infine che gli stessi trovano giustificazione solo fino al 15 ottobre, termine ad oggi fissato dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri per l’emergenza, e che nuovi scenari saranno noti solo successivamente a questa data: per questo non è possibile accettare un preventivo di spesa che comprende tutto l’anno scolastico».

Sarà cura dell’Amministrazione comunale informare i cittadini sulle decisioni che verranno assunte nei primi giorni della prossima settimana comprendendo appieno le esigenze delle famiglie.

 

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