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Trecate: come combattere la cimice asiatica

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

TRECATE – Con la ripresa della stagione agricola 2019 anche la cimice asiatica si sta nuovamente presentando come insetto che si nutre di piante predominante sul territorio. Al fine di far fronte comune contro questa emergenza per tutte le colture, agrarie e non, si è riunito l’Osservatorio Cimice Asiatica composto da Ferrero Hazelnut Company, Università di Torino (DISAFA Entomologia), Fondazione Agrion, Regione Piemonte – Settore Fitosanitario, Associazioni di categoria e Organizzazioni dei Produttori.

Gli obiettivi dell’Osservatorio sono: minimizzare i danni causati dall’insetto alle colture agrarie e individuare e mettere in atto soluzioni efficaci e durature nel rispetto dell’ambiente e della salute umana. Le attività hanno lo scopo di accrescere la conoscenza del comportamento e delle dinamiche di popolazione della cimice asiatica per individuare le possibili soluzioni volte a mitigarne l’impatto sulle coltivazioni.

Per questo il Comune di Trecate ha organizzato l’incontro “Popillia Japonica – Strategie anno 2019. Diffusione di un insetto di quarantena: conseguenze e strategie di contenimento” a cura di Giovanni Bosio, esperto del settore Fitosanitario della Regione Piemonte: appuntamento il 21 marzo nel Teatro comunale.  

«Stiamo lavorando ormai da anni per divulgare il più capillarmente possibile le buone prassi che ciascun cittadino può mettere in pratica per limitare la diffusione sul territorio di questo dannoso insetto – spiega il Presidente della Fondazione Agrion, Giacomo Ballari -. Lo scorso anno, grazie ad azioni di sensibilizzazione, si sono registrati lievi miglioramenti nella diffusione della cimice. Purtroppo molte coltivazioni soffrono in modo evidente e per questo è importante che ciascuno di noi, con poche attenzioni, contribuisca a evitarne la diffusione».

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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