TRECATE NO – «L’Amministrazione comunale intende commemorare le vittime della Shoah (sterminio del popolo ebraico) e delle foibe (uccisione indiscriminata di istriani e dalmati di origine italiana) sensibilizzando i trecatesi, soprattutto i più giovani, riguardo ai pericoli del fanatismo e dell’intolleranza in modo che atrocità del genere non possano mai più ripetersi – ha spiegato il consigliere incaricato alla Cultura Patrizia Coraia – Commemorare insieme le violenze, rosse o nere, sottolinea la precisa volontà della loro totale condanna e l’auspicio di vivere in una società più umana e giusta».
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz: in questa data è stato deciso di commemorare il “Giorno della memoria”, simbolo delle atrocità naziste, iniziate con la promulgazione delle leggi razziali e proseguite con le deportazioni nei campi di sterminio, ma anche di tutti coloro che si sono opposti a tanta barbarità salvando vite a rischio della propria.
Il 10 febbraio 1947 furono firmati i Trattati di pace di Parigi che assegnavano Istria, Quarnaro e gran parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia: per questo motivo il governo italiano ha scelto questa data per celebrare il “Giorno del Ricordo”. È importante custodire la memoria della tragedia di tanti italiani, vittime del regime di Tito, che hanno dovuto lasciare le proprie case per salvarsi o sono stati uccisi nelle foibe.
Al cine-teatro “Silvio Pellico” in piazza Cattaneo, a cura della Parrocchia “Maria Vergine Assunta” e introdotti da Franco Peretti alle 15.00, domenica 27 gennaio saranno proiettati i film La sig.ra dello zoo di Varsavia diretto da Niki Caro alle 16.00 e Red Land (Rosso Istria) di Maximiliano Hernando Bruno alle 20.30.
Alla scuola secondaria di I grado “Cassano” in aula magna, lunedì 28 gennaio alle 11.00 si terrà il ricordo delle vittime della Shoah a cui sarà presente Rossana Ottolenghi, figlia di Rachel Behar, sopravvissuta alla strage nazista di Meina a cui è dedicato l’Istituto comprensivo trecatese.
Domenica 10 febbraio, inoltre, alle 11.00 si terrà l’intitolazione del piazzale di via Murello ai “Martiri delle Foibe” perché non si dimentichino mai le sofferenze patite da tanti italiani alla fine del secondo conflitto mondiale.
