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Trecate ‘Caso Jo Squillo’ Movimento 5 Stelle: “Un danno per i più deboli”

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TRECATE –  «A Trecate, si è verificato l’ennesimo esempio della mancanza di prospettiva, oltre che della reale importanza che le amministrazioni di centro destra danno ai più deboli». Sono molto critici i rappresentanti del MoVimento 5 stelle, in particolare il deputato Davide Crippa e la consigliera comunale Silvana Corigliano sul cosiddetto “Caso Jo Squillo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo quanto emerge dai media locali e da una serie di documenti ottenuti con un recente accesso agli atti della consigliera comunale pentastellata di Trecate, circa 12mila euro – che sarebbero dovuti servire, tra gli altri servizi, anche per la fornitura di 500 pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà – sarebbero invece stati “girati” per sostenere i costi dei compensi degli artisti Jo Squillo, Johnson Righeira e Papa Winnie, protagonisti della manifestazione “Riso gorgonzola e antichi sapori” del 23 e 24 settembre 2017.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel dettaglio, si sta parlando dei servizi della società Markas di Bolzano, vincitrice di un appalto riguardante alcuni servizi per il Comune di Trecate tra cui la mensa scolastica, con un importo di 9,1 milioni di euro per 12 anni. Fra i servizi, ci sarebbe stata appunto anche la fornitura di 500 pacchi alimentari all’anno destinati a famiglie bisognose.

«Dalla documentazione in nostro possesso emergerebbe come l’amministrazione, per mano del vicesindaco e assessore Giorgio Capoccia – spiega Crippa -, avrebbe iniziato uno scambio di missive con la Markas con cui avrebbe di fatto richiesto la monetizzazione dei servizi non goduti (tra cui i pacchi alimentari) e richiedendo che la stessa Markas girasse la somma in questione (valutata in circa 11.950 €) sotto forma di sponsorizzazione per il compenso degli artisti invitati alla festa del gorgonzola». «Una situazione a dir poco incresciosa che al momento è costata il ritiro delle deleghe dell’assessore e vicesindaco Giorgio Capoccia – critica Corigliano – che rischia di diventare il vero e proprio capro espiatorio della vicenda. Ci aspetteremmo forse uno scatto di orgoglio da parte del sindaco Binatti (che per quanto possa scaricare le responsabilità su altri è la faccia e la voce della giunta di Trecate) e le sue immediate dimissioni per tornare al voto prima possibile. Ma forse ci aspettiamo troppo…».

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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