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Trasporto Pubblico Locale, Comazzi: “Per limitare i contagi sospendere subito l’area B e C della città”

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“Il Governo destini risorse per il trasporto pubblico lombardo. Coinvolgere i privati per integrare Tpl”

MILANO – “I dati sui contagi in Lombardia sono allarmanti e uno dei nodi da sciogliere riguarda la gestione del trasporto pubblico locale. A Milano, che rischia di diventare un focolaio, la giunta Sala deve sospendere subito Area B e Area C”. Questa la posizione del capogruppo di Fi Gianluca Comazzi, che sul tema del trasporto pubblico in Lombardia ha presentato una mozione nella seduta odierna del Consiglio regionale.
Tra le tante proposte contenute al suo interno si chiede al Governo di stanziare risorse per il tpl lombardo (ferrovie, metropolitane, bus, filobus, taxi).Più in generale, il capogruppo azzurro chiede un cambiamento significativo nella gestione dei trasporti. “Ogni giorno i dati su ricoveri e contagi denunciano un quadro preoccupante – afferma Comazzi -; mantenere attive le ztl all’interno delle città e i varchi elettronici di Area B e Area C a Milano è un errore gravissimo, che rischia di causare pericolosi affollamenti all’interno dei mezzi pubblici. Il sindaco Sala – prosegue – deve ammettere l’errore e fare subito dietrofront: sarebbe d’esempio per i sindaci delle altre città lombarde. Ai sindaci chiediamo anche di rendere gratuiti i parcheggi a strisce blu finché la situazione non migliora”.
A detta del forzista “in una fase così delicata non possiamo penalizzare gli automobilisti che ogni giorno si recano al lavoro per rimpinguare le casse dei comuni a suon di multe. Serve una presa d’atto da parte delle istituzioni e una politica che ai divieti sostituisca gli incentivi”.
All’interno della mozione, Forza Italia chiede inoltre di ricorrere a società private di trasposto bus per incrementare la disponibilità di ‘navette’ per il trasporto dei passeggeri, oltre a siglare convenzioni con aziende private, taxi e Ncc per aumentare l’offerta di posti disponibili per chi non dispone di un mezzo privato. “Alle città dotate di linee metropolitane – continua Comazzi – chiediamo di dotarsi di sistemi elettronici che garantiscano un conteggio preciso degli ingressi e delle uscite nelle stazioni e sui treni, in modo da poter monitorare la situazione e impedire affollamenti. La Lombardia – conclude – non può permettersi una seconda ondata come quella che ci ha investito a febbraio. Ciascuno di noi deve fare la sua parte per ripensare le politiche della mobilità, favorendo l’utilizzo dei mezzi privat e ampliando l’offerta del trasporto pubblico locale”.

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