MAGENTA – “Nel nostro Paese servirebbe una mentalità diversa, noi come Consorzio Villoresi siamo impegnati ogni giorno nel far crescere soprattutto nelle nuove generazioni una cultura ambientale differente legata ad una responsabilità rispetto a quello che dovrebbe essere il territorio di tutti”. A dirlo è il presidente del Consorzio Alessandro Folli, al termine della cosiddetta Asciutta. Un periodo che è servito al Villoresi per porre in essere una serie d’interventi di riqualificazione importanti sulle sponde dei Navigli, ma, come accade ogni anno, questi mesi hanno mostrato il lato dell’inciviltà di molti cittadini. “Mediamente tutti gli anni – dice Folli – tra Villoresi e Navigli andiamo a smaltire tra i 25 e i 30 quintali di plastica. E’ un dato impressionante che dimostra quanto si debba ancora lavorare sull’educazione delle persone”.
Il problema per la verità, riguarda soprattutto il Villoresi. “Qui gli interventi sono continui soprattutto nella zona del Castanese – Alto Milanese che in quella di Garbagnate Milanese. Il nostro controllo è costante e prosegue anche durante il periodo d’irrigazione, in quanto, i problemi per i campi e gli stessi animali sono notevoli”. Quanto al Naviglio Grande, l’attività di recupero, senza dubbio più massiccia nel periodo d’Asciutta, avviene in ogni caso con cadenza settimanale. “Abbiamo una convenzione con l’Amsa di Milano – spiega Folli – così facendo tutta la plastica che arriva dal canale in Darsena viene smaltita. Resta il fatto che il dato è enorme”. E il problema – come osserva il presidente del Villoresi – è duplice: “Da un lato, quando la plastica arriva nei campi si crea un danno per i foraggi delle bestie, contestualmente si incide negativamente sulla qualità del frumento”. E’ per questo che Folli vede positivamente l’attività di controllo posta in essere da diversi comuni della zona. E’ di settimana scorso la notizia della maxi multa inferta a Bareggio ad uno di questi ‘furbetti’ incivili. “Sono comportamenti inaccettabili compiuti ancora da troppo gente, in maniera ed è quello che più sconcerta, assolutamente naturale”.