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Dall'archivio:

Tovarisc Gorbaciov. L’uomo che provò a cambiare un Paese che non voleva cambiare. Di Massimo Moletti

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Forse sarà  per lui o forse per la novità o per scrivere in cirillico che scegli alle superiori come terza lingua il russo…

Erano gli anni 90 e il nostro Gorbaciov era ormai in pensione come politico ma con un pezzo di storia scritta con le sue stesse mani ..uno di quegli uomini che aveva cambiato totalmente e per sempre il mondo …

Negli anni dopo gli ’80 si viveva ancora il suo mito mentre io cercavo un russo con cui parlare la lingua ma in quel decennio non era come adesso non c’era uno slavo, ucraino o russo neanche a cercar lo con il lanternino …

La sua porzione di mito però era stata spesa forse tutta nei mitici anni 80 infatti a metà del decennio quasi vicino al secondo lustro iniziò a prendere forma la sua figura ..

Era rassicurante, era di origine contadina e sembrava veramente un signore che potevi trovare nel circolo sotto casa …un uomo di gran buon senso che aveva cultura e esperienza.

Tolte tutte le sue grandezze internazionali era riuscito nell’impresa epica e non più ripetibile di far sembrare o rendere URSS e comunisti simpatici …e pure alla moda …

L’impresa di questo uomo con una vistosa ma allegra voglia sulla fronte libera da ingombranti capelli è stata ancora più grande …

Nessuno prima e purtroppo dopo di lui sarà capace non solo di fare il lavoro d’immagine detto sopra ma di rendere di moda URSS o Russia ….che dir si voglia…..

 

Era il perfetto promoter della sua nazione …a vita ministro degli esteri sarebbe stato negli Stat Uniti …perché lui riuscì con la sua pacata e serena diplomazia e humor a portare un paese che faceva paura ad attirare simpatia e soprattutto allegria ….

Il culmine è stato nel 1987 quando una di quelle canzoni che risuona nei ju-box o nelle auto radio o dalle finestre regno nella fama del 1987 …l’anno dell’impossibile infatti lo scudetto lo vinse il Napoli di Maradona con in porta l’eterno Garella …

Erano gli anni dell’epopea Reganiana (miglior Presidente USA di tutti i tempi)..e Rocky 4 stava andando nelle videoteche di tutta Italia dopo essere stato sul grande schermo e il grido di Stallone era ancora molto forte nelle orecchie dei paninari …e l’immagine di un Gorbaciov che faceva un timido ma convinto applauso segnava i piccoli passi che fanno cadere le montagne .

 

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In quell’ anno un gruppo inventato ad arte “The midnight’s in Moskow incise la “pacchiana ” ma popolare Tavarisc Gorbaciov …un complesso di parole russe senza un senso logico e compiuto scritto con pseudonimo da Andrea Mingardi brano molto orecchiabile con un pezzo in tono…. tenore …!!!

Perché piaceva il brano perché era riferito ad un uomo che non sembrava un grande uomo ma il tuo prof di disegno, l’agricoltore in pensione, il mediatore o assicuratore che veniva a casa tua e ti facevano sentire bene …

Lui aveva una gran dote sembrava uno di noi anche se non faceva nulla per sembrare così, nè accattivava troppo il popolo era semplicemente se stesso …

La caduta del muro di Berlino e di quel Mondo diviso in due e con tante paure e chiusure era finito per gran merito suo che aveva dato ancora la possibilità di pregare e sperare e pure cosa non gradita al comunismo di sognare…. si sognare libertà e pace …

Purtroppo tutto finì e la sua perestrojka e glasnost …erano finite ..il suo cambiamento per essere cambiato e sostituito …

In patria non era molto amato per tanti motivi ma soprattutto per la sua campagna contro l’alcolismo !!!Voleva una Russia nuova cambiata …

Glasnost ovvero trasparenza può essere tradotto anche con pubblicità e lui è stato negli anni 80 il miglior pubblicitario del mondo.

 

Il miglior propagandista e testimonial del suo paese il quale però non voleva cambiare ..era molto avanti forse troppo per il suo fermo e forse immobile stato.

Un uomo che dopo l’attività da Presidente era diventato anche un testimonial pubblicitario , un uomo da conferenze internazionali e ospitate tv (è stato pure al Festival di San Remo)..

Un uomo che aveva capito il globalismo e globalizzazione e il suo fattore positivo ma che doveva essere gestita con fermezza e controllo…ma andava abbracciata perché chiudersi non è il risultato vincente …

In un mondo di oggi che costruisce tanti piccoli muri lui ne aveva tirato giù uno enorme e della vergogna e voleva un pianeta in pace e condiviso …

 

Oggi piangiamo la morte di un Gigante della politica e della storia che voleva essere come noi. Mentre il suo paese e Putin hanno quasi fastidio e non sanno gestire la sua morte.

Funerali di stato globali meriterebbe perché lui aveva dato una speranza, un nuovo corso purtroppo dopo è arrivato il peggio del peggio in versione provinciale …

Ma è morto anche un uomo che portava allegria, fiducia, ottimismo, speranza nel futuro e voleva essere piccolo ma era una montagna.

Oggi vogliono essere oceani e sono piccoli torrenti …caro Tavarish sarai per sempre nella storia e ora sarai con Ronald Regan nel paradiso dei grandi …a litigare , discutere …e soprattutto fare grandi risate

 

A cura di Massimo Moletti

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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