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Tovaglieri e Trezzani (Lega): ‘Sbloccare forniture sanitarie antivirus’

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CORBETTA – «Per battere il virus il fattore tempo è cruciale. In un momento delicato come questo, con le riaperture in corso, non è accettabile che il passaggio dei DPI in dogana richieda giorni e giorni di pratiche e controlli. Rischiamo di non avere più mascherine a disposizione dei cittadini, degli operatori sanitari e dei lavoratori. Se vogliamo che la Fase 2 funzioni e apra la strada alla riapertura definitiva di tutte le attività, è necessario superare queste storture nel sistema di approvvigionamento».

Lo ha dichiarato oggi l’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri dopo aver visitato, insieme al consigliere regionale Curzio Trezzani (Lega), Presidente della commissione Cultura della Regione Lombardia, la Indutex di Corbetta (MI), azienda leader in Italia e in Europa nella produzione di indumenti di protezione individuale, articoli in questo momento tra i più richiesti e di difficile reperimento negli ospedali, nelle imprese e nelle farmacie. Presente alla visita anche il consigliere comunale di Corbetta Riccardo Grittini.

“Il Governo continua a dire di voler ripartire – ha affermato Curzio Trezzani –  ma per le nostre aziende del territorio ci sono solo problemi e ostacoli. Se imprese e cittadini dovranno indossare sempre guanti e mascherine fino a quando questa fase emergenziale non passerà, è inaudito che ci siano forniture bloccate alla frontiera, ci piacerebbe che oltre ai proclami e alle dirette televisive, Conte e i suoi ministri agissero con tempestività e concretezza”.

La Indutex, una delle poche aziende italiane a produrre direttamente indumenti a protezione nucleare, biologica e chimica, ha sottolineato come alcuni carichi di materiali prodotti nelle proprie succursali straniere, siano attualmente oggetto di controllo presso le dogane e che non possano essere consegnati agli ospedali lombardi con la dovuta urgenza.

In occasione della visita, l’eurodeputata ha auspicato inoltre «una riflessione sulla plastic tax a livello nazionale ed europeo, considerato che i DPI sono realizzati anche con l’impiego di componenti plastiche, i cui costi incidono in modo consistente nel caso di grandi volumi di produzione, come è il caso di mascherine, camici e occhiali protettivi, di cui c’è enorme fabbisogno. Alla luce della pandemia, che determinerà anche un notevole aumento dei prodotti monouso e delle confezioni a protezione degli alimenti, l’Europa è chiamata a rivedere i parametri del Green Deal in senso realistico e non ideologico».

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