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Tigin, il primo gin ‘made in Abbiategrasso e Parco del Ticino’: un sogno divenuto realtà

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ABBIATEGRASSO –  Eravamo bambini quando abbiamo mosso i primi passi nei boschi del Parco del Ticino. Oggi, dopo decenni, quei luoghi non hanno ancora smesso di emozionarci.

Ricordiamo quando insieme ad amici, con un buon ‘Gin Tonic’ in mano, si trascorrevano ore liete e spensierate sulle rive del fiume azzurro. Attimi di intensa bellezza, intimi e indelebili, come quella volta che abbiamo ammirato un Barbagianni, uno degli uccelli notturni simbolo del Parco. Così bello e raro da incrociare.

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Non basta apprezzare il Gin, per essere cultori di Gin Tonic. Serve una speciale forma di adorazione, di smodata passione, di incontenibile desiderio.

Sono questi punti di forza di Tigin, il primo distillato- il primo Gin- a nascere nel parco del Ticino, grazie alla coltivazione delle botaniche in un’azienda agricola di Abbiategrasso e alla maestria di una piccola distilleria artigianale.

Dietro ogni sogno, dietro ogni bruciante passione, c’è sempre l’Uomo. La componente umana. Tigin, in questo caso, può ben dirsi uno e trino: nasce infatti dalla visionarietà di Federico Sala (sommelier ed esperto di Gin), Maurizio Azzini (già noto e apprezzato cardiologo abbiatense, oggi titolare con la moglie di un’azienda agricola ed esperto di botaniche: quelle che sono state usate per Tigin) e Alessandro Dedda (esperto di web marketing).

‘Tigin nasce  nel 2017, principalmente per la passione verso il prodotto’, ci raccontano Federico, Maurizio e Alessandro. ‘Maurizio ci ha messo a disposizione la sua azienda e le botaniche coltivate nel cuore del Parco, consentendoci di realizzare qualcosa di straordinariamente autoctono. Volevamo realizzare, e crediamo di esserci riusciti, un gin che sapesse..  di Gin, sulla falsariga del barber gin, distillato nel 1850. Ci rifacciamo alla tradizione in senso ortodosso, ovviamente coniugata con la travolgente rivalutazione del Gin e del Gin Tonic in atto ormai da anni’, puntualizzano i tre ‘pionieri’ della distillazione made in Ticino.

” Abbiamo voluto puntare ad una distillazione che unisse il miele e una botanica peruviana mai usata in precedenza. Nel Tigin troviamo inoltre Angelica, lippia, steli di rabarbaro, cetriolo, miele, issopo, timo, frutto di coriandolo, fiore di sambuco, rizomi, iris pallida. Botaniche coltivate tutte ad Abbiategrasso”.
 

Tigin è un prodotto destinato a migliorare con il tempo, è secco, armonico, morbido, persistente, con un finale lungo nel quale si distinguono in modo superbo le dodici botaniche selezionate.

Può essere gustato da solo, liscio o con ghiaccio, all’interno di un cocktail o utilizzato sapientemente nella miscelazione, caratteristiche che fanno di Tigin un prodotto estremamente versatile.

Da prodotto eminentemente britannico (all’ascesa al trono d’Inghilterra di Guglielmo III d’Orange, nel 1688, vennero vietate le importazioni di alcolici stranieri, soprattutto l’apprezzato brandy francese. Di riflesso, quella del gin divenne la principale produzione alcolica nel Regno Unito. Poteva addirittura essere prodotto senza licenza), anche grazie a un sapiente uso dell’immagine di grandi chef che ne hanno ‘sdoganato l’utilizzo’ anche nel settore molto glamour dell’alta cucina, oggi Gin e  Gin tonic sono protagonisti nei locali di Milano, Roma, Berlgino, Parigi, Madrid, New York e Tokyo.

Il Gin Tonic parla oggi un linguaggio universale. Ma lo sforzo e l’ambizione di Federico, Maurizio e Alessandro puntano a un succeso ‘glocal’: presto Tigin arriverà molto lontano. Ve ne parleremo a tempo debito. Intanto, la notizia è che il primo Gin ‘made in Abbiategrasso e in Parco Ticino’ sarà ad Abbiategusto, nel quartiere fiera di via Ticino (appunto..), da venerdì 29 a domenica 1.

Quale migliore occasione per ricordare l’eterna citazione di Humphrey Bogart, “il mio problema con il resto del mondo è che tutti hanno bevuto qualche drink meno di me?”.

Fabrizio Provera

Per ulteriori info: www.tigin.it, https://www.facebook.com/tiginitalia/

 

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