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Terziario Lombardia, Covid picchia duro: ristorazione ed alberghi meno 20%

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MILANO I risultati delle imprese lombarde del terziario nei primi tre mesi del 2020 sono stati fortemente penalizzati dall`emergenza sanitaria Covid-19, ma non tutte le attività economiche hanno subito lo stesso impatto negativo in seguito alle misure di lockdown. Nei servizi la variazione media di fatturato su base annua è del -9,6%, mentre per il commercio al dettaglio il calo risulta meno pronunciato (-7,2%). Crollano le aspettative degli imprenditori, riflettendo la consapevolezza che la situazione di emergenza si protrarrà per gran parte del secondo trimestre: il saldo tra aspettative di crescita e diminuzione del fatturato è pari al -65% per le imprese dei servizi e al -39% per gli esercizi commerciali. Lo comunica Unioncamere Lombardia in una nota.
La variazione negativa mostrata dal commercio al dettaglio è il frutto di un andamento diversificato tra i diversi comparti: i negozi specializzati non alimentari hanno dovuto in larga parte chiudere i battenti e registrano infatti un crollo di fatturato (-19,1%), mentre la variazione negativa è contenuta per i negozi specializzati alimentari (-2,2%) e i negozi non specializzati che comprendono la grande distribuzione a prevalenza alimentare hanno visto un significativo incremento della domanda (+6,9%).
Anche nei servizi la situazione appare differenziata, sebbene in questo caso tutti i comparti mostrino una perdita di fatturato: i più penalizzati sono stati le attività di alloggio e ristorazione (-23,4%) e i servizi alla persona (-22,1%), che nel mese di marzo hanno dovuto interrompere quasi completamente le attività. Meno grave risulta la perdita nel commercio all`ingrosso (-9,6%), che ha comunque risentito della chiusura di buona parte della rete commerciale, mentre il settore meno colpito in assoluto è quello dei servizi alle imprese (-5,3%), che, pur risentendo del calo generalizzato della domanda, nella maggior parte dei casi ha proseguito le attività in smart working.
“Il terziario in Lombardia ha subito un duro colpo nel primo trimestre 2020 – commenta Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – settori come il commercio al dettaglio non alimentare, i servizi alla persona e le attività di alloggio e ristorazione sono particolarmente penalizzati da questa crisi sanitaria ed economica, il cui impatto è stato più violento rispetto alle precedenti recessioni. Le aspettative degli imprenditori lasciano purtroppo presagire un secondo trimestre ancora più difficile: è fondamentale quindi garantire alle imprese il sostegno necessario a difendere i loro livelli occupazionali e tornare presto sui livelli pre-emergenza.”

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