― pubblicità ―

Dall'archivio:

Teatro dei Navigli: Romeo e Giulietta al Corso di Abbiategrasso

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

ABBIATEGRASSO – Nuovo appuntamento con il Teatro dei Navigli. Mercoledì 28 marzo al Teatro al Corso (Corso San Pietro 62) alle 21, l’ultimo spettacolo di Incontroscena previsto ad Abbiategrasso, Romeo e Giulietta. L’evento, promosso e sostenuto dal Comune di Abbiategrasso, porta in scena Il Classico tra i classici, rivisto e adattato da Manuel Renga e Vittorio Borsari. La produzione è firmata da CHRONOS3.
Come nella tradizione del teatro popolare –  e del teatro shakespeariano in generale –  la tradizione dei luoghi, delle atmosfere, dei tempi si fa nella mente dello spettatore. Pochi elementi scenici che evochino profumi, colori, suoni. Un’evocazione sensoriale di una Verona ricca e dilaniata dalle guerre. Un allestimento fuori dal tempo, proprio perché universale, in cui le parole di Shakespeare, originali nella loro poesia, risuoneranno nella bocca di Romeo e Giulietta, allora come oggi. Se davvero la forza di questo testo è immortale, allora riempirà la scena di oggi nello stesso modo in cui la riempiva all’epoca del Bardo. A fianco di Romeo e Giulietta, una musicista e due attori che interpreteranno tutti gli altri personaggi di questa eterna storia. Non senza tralasciare, ovviamente, la vena di ironia che sottostà a tutto il testo.

Perché mettere in scena oggi Romeo & Giulietta? “perché proprio oggi come allora, i giovani immortali di Shakespeare, intrappolati tragicamente tra due famiglie opposte, cercano di modellare un nuovo mondo in mezzo alla violenza delle vecchie scelte e antiche torsioni. Quanto ci appartiene la storia dei due amanti di Verona! Quanto c’è bisogno oggi di un amore puro, sincero e totale come il loro? Quanto bisogno c’è di qualcuno che provi a modellare un mondo un po’ migliore di quello in cui viviamo?”
E perché venire a vederlo? “Perché c’è bisogno di un teatro profondo e passionale. Perché ognuno troverà un pezzo di sé in questa storia immortale. Perché non si può non aver mai visto ROMEO E GIULIETTA”.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi