Come nella tradizione del teatro popolare – e del teatro shakespeariano in generale – la tradizione dei luoghi, delle atmosfere, dei tempi si fa nella mente dello spettatore. Pochi elementi scenici che evochino profumi, colori, suoni. Un’evocazione sensoriale di una Verona ricca e dilaniata dalle guerre. Un allestimento fuori dal tempo, proprio perché universale, in cui le parole di Shakespeare, originali nella loro poesia, risuoneranno nella bocca di Romeo e Giulietta, allora come oggi. Se davvero la forza di questo testo è immortale, allora riempirà la scena di oggi nello stesso modo in cui la riempiva all’epoca del Bardo. A fianco di Romeo e Giulietta, una musicista e due attori che interpreteranno tutti gli altri personaggi di questa eterna storia. Non senza tralasciare, ovviamente, la vena di ironia che sottostà a tutto il testo.
Perché mettere in scena oggi Romeo & Giulietta? “perché proprio oggi come allora, i giovani immortali di Shakespeare, intrappolati tragicamente tra due famiglie opposte, cercano di modellare un nuovo mondo in mezzo alla violenza delle vecchie scelte e antiche torsioni. Quanto ci appartiene la storia dei due amanti di Verona! Quanto c’è bisogno oggi di un amore puro, sincero e totale come il loro? Quanto bisogno c’è di qualcuno che provi a modellare un mondo un po’ migliore di quello in cui viviamo?”
E perché venire a vederlo? “Perché c’è bisogno di un teatro profondo e passionale. Perché ognuno troverà un pezzo di sé in questa storia immortale. Perché non si può non aver mai visto ROMEO E GIULIETTA”.
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