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Superstrada, per Sinistra Italiana serve un ‘lascia e raddoppia’. Sti cazzi…

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La costruzione della superstrada Vigevano Malpensa, dopo aver incassato il no netto di alcuni comuni tra cui Cassinetta e Albairate, i No di Parco agricolo, di Parco del Ticino e Città metropolitana, sembrava avviata paradossalmente a una rapida costruzione. Eppure era ovvio che così non sarebbe potuta andare avanti. Alcuni agricoltori (ben consci che la terra abbiatense è una terra fertile) infatti hanno preparato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, vincendolo pure, per una semplice motivazione: la Valutazione di Impatto Ambientale sulla superstrada si riferiva alla versione originaria dell’opera, che è stata stravolta negli anni, ed è ben diversa dal progetto attuale. Insomma, la potente lobby dell’asfalto, così amata e ascoltata in Regione Lombardia, si è creduta al di sopra della legge, presentando documenti non aggiornati pur di costruire la nuova superstrada. Purtroppo per alcuni politici come il governatore della Lombardia Fontana e i sindaci del sì la Valutazione di Impatto Ambientale è soltanto un appesantimento burocratico, invece essa è un pilastro cardine di una economia ecosostenibile; ricordiamoci sempre che una economia se non è sostenibile porta infine povertà. Così Regione Lombardia, per fare pressione sul governo centrale, ha incoraggiato i sindaci del sì ad attivare un semaforo in un centro di un paese poco popoloso, Robecco, il cui asse stradale collega strategicamente l’abbiatense e il magentino. Mossa politica davvero avvilente, che provoca disagi, traffico, inquinamento, che scontenta i cittadini e per di più non ottiene alcun risultato: il governo statale infatti non sembra intenzionato a permettere che la Valutazione di Impatto Ambientale diventi carta straccia.

 

Finalmente un pensiero ecosostenibile sulle infrastrutture si sta affermando al governo statale. Dobbiamo in questo dare atto alla ministra democratica dei trasporti De Micheli, che con parole chiare e nette proprio recentemente ha affermato che l’opera deve essere completamente rivista. Il partito di Sinistra Italiana non può che essere felice che le proprie battaglie ecologiste abbiano trovato alleati in ampi spazi della società e della politica, tra cui, per citare solo i più attivi, i comitati No Tangenziale, l’amministratore Domenico Finiguerra, il partito dei Verdi, il consigliere regionale pentastellato De Rosa. Politicamente abbiamo vinto una battaglia importante, anche se sembravamo a un passo dalla sconfitta totale. Ora Sinistra Italiana fa alla Regione Lombardia e alla Ministra dei trasporti De Micheli una seria proposta: il raddoppio completo della ferrovia a binario unico della linea Milano-Mortara. Questo sarà un pilastro dello sviluppo ecosostenibile dell’abbiatense, oltreché un modo per porre fine ai gravi disagi costanti dei molti lavoratori e studenti pendolari. Per riassumere, noi di Sinistra Italiana vogliamo lasciare in un cassetto il vecchio progetto faraonico della superstrada, avere al suo posto un progetto stradale mirato ed ecosostenibile che elimini inquinamento e traffico dai centri abitati, e avere il raddoppio del binario della ferrovia Milano-Mortara; insomma un lascia e raddoppia che renda la terra abbiatense quello che sempre è stata: una ricca terra agricola dai panorami invidiabili e dalla eccellente vivibilità.

Crociani Emanuele, Sinistra Italiana dell’Ovest Milano

Francamente eravamo tutti in trepidante attesa del comunicato di Sinistra Italia sulla superstrada. Recante contenuti di alta originalità: al posto del progetto che dopo 40 anni era arrivato a un passo dall’approvazione, SI (partito la cui presenza è impalpabile, per usare un eufemismo) propone di raddoppiare la Milano Mortara assieme a progetti mirati (?). Il Vice Questore di Aosta, Rocco Schiavone, lancerebbe a proposito il suo iconico ‘e sti cazzi..’

F.P.

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