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Dall'archivio:

Superstrada/2: il solito disco rotto di De Rosa, che attacca Garavaglia e dimentica Magenta

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MILANO –  “È stucchevole la sequela di racconti fantastici e di messaggi allarmistici diffusi sulle testate locali da alcuni amministratori locali. Uno spettacolo degradante che nulla ha a che fare con difesa del territorio e delle necessità di chi ci vive, unico scopo difendere un’opera che si è dimostrata tecnicamente errata. Bisognerebbe invece capire che la sentenza con cui il Tar ha definitivamente bocciato il progetto della superstrada Vigevano-Malpensa, segna l’inizio di una nuova fase per i territori. Quella in cui finalmente potranno essere realizzate le opere necessarie a collegare queste aree con Milano. Viene confermato quanto abbiamo sostenuto per anni, anni in cui chi avrebbe dovuto lavorare ha perso tempo nel difendere un progetto fallimentare” spiega il consigliere regionale Massimo De Rosa, da sempre a fianco dei comitati No Tang.

 

“Come confermato durante l’incontro con il viceministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri, il vecchio progetto è burocraticamente morto. Servirebbero anni per renderlo compatibile alle richieste normative e rifare i passaggi burocratici di approvazione.  Ora bisogna scegliere da che parte stare. Dalla parte di chi vuole realizzare le opere e i collegamenti nel più breve tempo possibile, attraverso progetti condivisi. Oppure se essere dei perfetti “garavaglini” ovvero coloro che pur di soddisfare i voleri del loro capo bastone, dimenticano il proprio ruolo e ripetono a macchinetta, in tutte le sedi, i mantra calati dall’alto” attacca il consigliere De Rosa.

“È infatti arrivato il momento di sfatare un falso mito, una volta per tutte: la superstrada, così come concepita all’interno dei progetti ripetutamente bocciati, non va a Milano! Anzi avrebbe creato ulteriore difficoltà all’altezza di Albairate facendo immettere tutto il traffico da nord e sud sulla Sp114, provinciale sulla quale non erano più previsti interventi” insiste De Rosa. “Come confermato dallo stesso viceministro, allo stato attuale, si aprono le porte a nuovi scenari e possibilità. Abbiamo condiviso con lui la proposta dei territori. Noi siamo pronti a condividerla con chiunque abbia intenzioni serie di realizzare qualcosa e non di perdere tempo come lo si è perso negli ultimi vent’anni. Senza considerare che, a conti fatti, il progetto alternativo consentirebbe un risparmio di oltre 250 milioni di euro, rispetto al fallimentare progetto ora naufragato. Le proposte del M5S, quelle dei territori, dei sindaci di Albairate e Cassinetta di Lugagnano, di Città Metropolitana e degli enti parco mirano a collegare con Milano l’area Pavese e a risolvere i nodi di Robecco e Abbiategrasso, vera necessità della zona. Inoltre, stiamo lavorando al prolungamento della S9, con lo studio di fattibilità commissionato a RFI: primo passo del progetto di raddoppio della linea Milano-Mortara” conclude De Rosa.

ndr Ma il consigliere regionale Massimo De Rosa non ha mai sentito parlare, negli ultimi 20 anni, del problema di attraversamento di Magenta e della statale 11? O della vergogna della statale 526 da Robecco ad Abbiategrasso? O del fatto che il progetto di Città Metropolitana NON è stato avallato dai sindaci stessi? Caro consigliere, ogni tanto vale la pena di ribadirlo. Un bel tacer non fu mai scritto. 

F.P.

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