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Sud Ovest Milanese. Ambiente, a Opera nascono le “frogs pools”

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OPERA MI – Riqualificare il cavo Lisone, garantirne una corretta gestione e renderlo un corridoio ecologico adatto alla colonizzazione delle specie di interesse naturalistico. E’ questo l’obiettivo dell’intervento idraulico promosso dal consorzio di bonifica est Ticino Villoresi su uno dei canali principali del territorio operese. Grazie ad un progetto finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando “Capitale naturale 2019” e denominato “REC-Rete Ecologica Ca’ Granda si vuole mettere in campo un approccio multifunzionale per la conservazione della biodiversità tra il Ticino e il Lambro a Sud di Milano. “Interventi come questo – commenta il sindaco Antonino Nucera – dimostrano come la salvaguardia dell’ambiente sia una nostra priorità”

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Attraverso la creazione di ‘frogs pools’, delle aree umide che renderanno il corso del canale serpeggiante, si vuole intervenire per sostenere il ripopolamento dei cavi d’acqua e migliorare  la loro salubrità, anche in vista della loro finalità agronomica. Un intervento che si è reso indispensabile negli ultimi decenni, quando – in tutta la Pianura Padana – al fine di incrementare la redditività delle colture, si è assistito ad un accorpamento dei campi e ad una maggiore razionalizzazione del sistema irriguo. Questo ha comportato una riduzione delle rive e degli argini, spesso caratterizzati da siepi o alberature, nonché la scomparsa di zone boschive marginali ai campi ma fondamentali per la ripopolazione di alcuni insetti o animali.

 

Così, al fine di rendere la roggia  maggiormente colonizzabile dalla fauna, si prevede di operare sulla morfologia del letto del cavo: in particolare si punta a realizzare delle pozze in alveo con la messa a dimora di vegetazione per creare habitat localizzati, pensati per gli anfibi. Le frogs pools, ovvero le piscine delle rane, saranno create tramite scavi localizzati della sponda. Il consolidamento di questi tratti sarà garantito da palificazioni realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica: in particolare i pali utilizzati saranno dotati di fessurazione finalizzate alla messa a dimora delle piante, in modo da provvedere, oltre che al consolidamento spondale, anche alla rinaturalizzazione di tali tratti.

L’impermealizzazione del fondo delle aree umide sarà assicurata dalla posa di apposito telo. Inoltre, saranno posizionate delle staccionate di protezione sulla sommità dei tratti di sponda prospicienti le aree umide così create. Gli interventi di meandreggiamento, il termine tecnico che indica la sinuosità di un corso d’acqua, sono finalizzati alla diversificazione del corso del Cavo Lisone attualmente caratterizzato da andamento rettilineo e poco adatto alla colonizzazione da parte delle specie faunistiche. Tramite la realizzazione di arretramenti e avanzamenti delle scarpate si creano quindi delle anse che permettono di ottenere zone con regimi di corrente diversi. Anche in questo caso le opere saranno supportate dal consolidamento spondale grazie alla realizzazione di palificate di sostegno.

AREA DI INTERVENTO

L’intervento è previsto in un’area agricola posta a margine del territorio urbanizzato di Opera, in una zona di transizione tra l’abitato e la campagna: adiacenti al sito in esame si rilevano alcuni orti, mentre a breve distanza sono presenti dei capannoni industriali.  Le aree agricole che circondano il sito di interesse si caratterizzano per la presenza di colture prevalentemente cerealicole e foraggere. A circa 800 metri ad ovest del sito di intervento scorre il Lambro Meridionale, mentre a 600 metri ad ovest si rileva la presenza di Cascina Montalbano e Mirasole. Il territorio conta lo sviluppo del cavo Lisone che da corso superficiale passa a tombinato in attraversamento ovest-est del tessuto urbano di Opera. Parte delle acque in arrivo al colatore prima dell’attraversamento di Opera, finisce nel cavo Roggione della Venturina: la quantità di acqua  che raggiunge il lato est di Opera è spesso esigua e il corso del Colatore si arricchisce delle colature provenienti dai campi agricoli a nord. Tali fenomeni contribuiscono ad abbassare notevolmente la qualità delle acque in uscita da Opera, che raccolgono afflussi idrici ad elevato contenuto di azoto e sostanza organica L’assenza di ossigeno provoca un processo chiamato eutrofizzazione ed è quello che si vuole combattere.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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