TURBIGO – Non solo le grandi città italiane. Anche i piccoli comuni offrono parecchi spunti interessanti per gli studenti di una facoltà prestigiosa quale è la Kansas State University. Un gruppo di universitari della facoltà di Architettura statunitense oggi ha fatto tappa a Turbigo, accolti dal sindaco Christian Garavaglia, dall’assessore alla Cultura Marzia Artusi e dal consigliere delegato Città Slow Gianni Roveda. Presenti anche i vertici di Enel Green Power. Turbigo è, infatti, membro di Città Slow International, la rete italiana delle città del buon vivere. Come ha detto il sindaco Garavaglia l’Amministrazione, sta lavorando per fare in modo che Turbigo, con le sue bellezze, possa essere apprezzato come luogo dove poter vivere bene.
Capace di offrire una vivibilità adeguata sotto tutti i punti di vista. Uno degli obiettivi è quello di sfruttare le vecchie strutture già esistenti per ridare vita all’economia locale utilizzando le energie positive. Attraverso Città Slow che ha sede ad Orvieto i ragazzi della Kansas State University sono arrivati anche a Turbigo. Passando, ovviamente per altre città ben più conosciute. Da Roma a Firenze, da Venezia a Torino. Per arrivare ad un piccolo comune. Scoprendo una realtà importante, attraversata dal Ticino e dal Naviglio Grande. Dove la centrale idroelettrica svolge un ruolo importantissimo.
Dove gli studenti d’oltreoceano hanno potuto ammirare il Mulino del Pericolo, inserito in un ambiente naturalistico ricco di fascino. Una curiosità. Due ragazze del gruppo hanno vecchie origini italiane. Nonni calabresi e torinesi, per la precisione. Una parte d’Italia che ha continuato a vivere in un’altra parte di mondo.
