― pubblicità ―

Dall'archivio:

Striscione per ‘Dede’ Belardinelli. Carlo Fidanza interroga Salvini

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO – Da diverse settimane a questa parte i tifosi della Curva Nord dell’Inter stanno cercando invano di far entrare allo stadio uno striscione e un’immagine raffigurante Daniele ‘Dede’ Belardinelli – l’ultrà dell’Inter e del Varese morto durante gli scontri precedenti Inter Napoli dello scorso 26 dicembre  – così da poterne onorare al meglio la memoria. Un gesto non certo ostile, ma semplicemente un segnale di amicizia eterna e di vicinanza nei confronti dei famigliari di chi è scomparso in maniera così tragica. Eppure, tutti i fine settimana sempre la stessa storia: secondo le autorità di pubblica sicurezza lo striscione non potrebbe entrare perchè potrebbe “inquinare” le indagini in corso, o ancora, perchè ci sarebbero dei rischi rispetto alla normativa anti incendio.

 

Da qui l’intervento dell’On.le Carlo Fidanza (nella foto a fianco) di Fratelli d’Italia, storico tifoso interista, nonchè assiduo frequentatore della Curva Nord. Fidanza così ha preso carta e penna per recapitare al Ministro dell’Interno Matteo Salvini una interrogazione a risposta scritta.  

 

“Premesso che – scrive Fidanza – il 26 dicembre scorso Daniele Belardinelli, detto Dede, è stato ucciso nel corso dei fatti violenti occorsi in occasione della partita di campionato Inter-Napoli; a seguito delle determinazioni degli organi competenti, la società FC Internazionale ha disputato due gare (InterBenevento di Coppa Italia del 13 gennaio e Inter-Sassuolo di campionato del 19 gennaio) a porte chiuse nonché una ulteriore gara (Inter-Bologna di campionato del 3 febbraio) con il settore Secondo Anello Verde (Curva Nord) chiuso; la morte di Daniele Belardinelli ha profondamente colpito e addolorato la tifoseria organizzata dell’Inter; le espressioni di cordoglio si sono moltiplicate anche da parte di tifoserie storicamente rivali di quella interista, le cui delegazioni hanno preso parte alle esequie di Daniele Belardinelli in un clima di lutto e reciproco rispetto; tale dolore è aggravato dalla circostanza che, a distanza di molte settimane dalla tragica morte, non è stato ancora
possibile individuarne i responsabili;
nelle successive partite la tifoseria organizzata interista ha ritenuto di ricordare il tifoso scomparso con inoffensivi striscioni riportanti il viso di Belardinelli con la scritta “Ciao Dede”, in segno di saluto all’amico morto; in ripetute occasioni (Torino-Inter del 27 gennaio, Parma-Inter del 9 febbraio) su disposizioni delle autorità preposte, è stato impedito l’accesso allo stadio del suddetto striscione; tale decisione è stata accolta con sconcerto da parte dei tifosi interisti, ai quali si sta impedendo di ricordare con un innocuo striscione il proprio amico morto; tale condotta appare, a giudizio degli interroganti, irragionevole e sproporzionata nonché foriera di possibili ulteriori tensioni che invece andrebbero in ogni modo evitate”.

Da qui l’interrogazione diretta al Governo per capire “se  se sia a conoscenza di tali fatti e se intenda intervenire presso le autorità di pubblica sicurezza per evitare decisioni arbitrarie consentendo così ai tifosi interisti di onorare, in modo del tutto legittimo e non ostile, la memoria di Daniele Belardinelli”. 

A questo punto si confida in un gesto di buon senso anche per evitare inutili tensioni di cui in questa fase non se ne sente davvero il bisogno.

F.V. 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi