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Dall'archivio:

Strada Malpensa, le (comprensibili) riserve di Boffalora e le esigenze di Magenta

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Domani alle 10 la Conferenza dei Servizi a Roma, e il sindaco di Boffalora sta facendo di tutto per trovare una mediazione (tecnica) onorevole. Chiara Calati: ‘Aperti a qualsiasi soluzione concordata col sindaco Trezzani’

 

BOFFALORA – “Ribadisco la nostra posizione, SÌ al progetto principale del prolungamento della Boffalora – Malpensa fino a Vigevano, ma NO alla Variante di Pontenuovo fatta in questo modo, che non risolve il problema, ma lo sposta e lo aggrava”.

La stessa posizione che ripete da mesi (anche di più): Curzio Trezzani, borgomastro leghista di Boffalora, si trova in una posizione molto delicata alla vigilia della conferenza dei servizi di domani, al Ministero dei Trasporti a Roma, dove sarà espresso forse il parere più importante sull’opera di collegamento tra Lomellina e hub.

Il problema è che il progetto così come Anas ha presentato e sta portando avanti è irricevibile per Boffalora, ma è NECESSARIO a completare la variante di Pontenuovo, richiesta a grandissima voce da Magenta. E proprio Chiara Calati, lunedì sera, ha dichiarato a Ticino Notizie che “siccome il sindaco Trezzani e Boffalora si sono dimostrati sempre responsabili, noi cercheremo fino in fondo di soddisfarli e di trovare una soluzione condivisa”.

Il nodo come sempre è tecnico ma anche politico: tocca infatti a Regione Lombardia lavorare di ‘fino’ per proporre a Ministero ed Anas una soluzione che piaccia a entrambi, Magenta e Boffalora.

Perché una cosa è chiara, in tutti i sensi: Magenta VUOLE la variante di Pontenuovo a tutti i costi, che tuttavia con questa conformazione costringerebbe Boffalora ad esprimere un parere contrario, creando non pochi imbarazzi.

Ci sono ancora 24 ore per capire se (e come) si troverà una soluzione  onorevole. Di certo, non si può che ravvisare il comportamento leale che Trezzani e Boffalora hanno tenuto in tutto questo tempo, appoggiando lealmente una strada che risolve i problemi dei Comuni vicini, più che i propri.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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