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Strada Malpensa, alle 11 tutti in ‘conclave’ a Roma. Pioltini vuole cancellarla, ma resta in minorabnza

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MAGENTA ABBIATEGRASSO –  A breve, esattamente alle 11, è in programma al Ministero dei Lavori Pubblici di Roma la riunione preparatoria e istruttoria sulla strada di collegamento con Malpensa, in vista della decisiva conferenza di Servizi fissata per il 14 dicembre.

Attorno al tavolo sono convocati Regione Lombardia, Città Metropolitana e  i Comuni da Abbiategrasso a Magenta.

 

Intanto da Albairate il sindaco Giovanni Pioltini ripropone il solito disco: per lui si tratta di “un progetto carente in ogni sua parte: TecnicamenteAmbientalmente ed Economicamente; non gode del Consenso del Territorio (28 comuni, compreso il Comune di Milano, oltre a Città Metropolitana di Milano, i due Parchi del Ticino e Sud Milano, tutte le confederazioni agricole, numerose associazioni e comitati, oltre a 14.000 cittadini hanno chiesto di cancellare il progetto ANAS)”. Peccato che tra quei Comuni ce ne siano decine che non c’entrano nulla col tracciato, ma questo Pioltini non lo dice.

« Siamo ormai nella condizione di dover gestire l’inevitabile ed evitare l’ingestibile. Ma finora sono rimaste disattese tutte le belle intenzioni della politica e le proposte di mediazione», continua Pioltini,  aggiungendo «la nuova tangenziale non risolve i problemi del territorio e se realizzata, penalizzerà in modo importante ed irreversibile in particolare il nostro Comune di Albairate. Oltre agli enormi danni che subirà il comparto agricolo per la scomparsa ed il taglio di grandi superfici agricole, assisteremo ad un aumento esponenziale del traffico veicolare e dell’inquinamento; è chiaro a tutti che la strada che va a Milano sarà ancora la stessa di oggi e, pertanto, le code nel tratto da Albairate a Milano non solo non spariranno ma saranno ancor più accentuate; per raggiungere Cassinetta di Lugagnano dovremo fare più chilometri passando da Robecco; ci sarà preclusa la possibilità di raggiungere in bicicletta la Stazione Ferroviaria; accedere alle frazioni Faustina e Rosio diventerà sempre più difficile e pericoloso.

 

Ecco perché si continueranno a proporre con forza delle soluzioni alternative e a basso costo, proponendo la realizzazione di circonvallazioni dove necessarie, la riqualificazione delle arterie esistenti, il potenziamento del trasporto pubblico su ferro e gomma, la realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra i comuni oggi praticamente inesistenti. Soluzioni queste che finora non sono state considerate dagli enti competenti. Alla Conferenza dei Servizi, che si terrà a Roma il prossimo 14 dicembre, presso il Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti, ci presenteremo insieme al Comune di Milano e Cassinetta di Lugagnano, alla Città Metropolitana di Milano, ai due Parchi del Ticino e Sud Milano, per cancellare questo progetto, anche se rammaricati dalla mancata convocazione di comuni ed enti, coinvolti direttamente dall’infrastruttura, che avrebbero dovuto invece avere voce in capitolo sull’argomento.

Giovanni Pioltini

L’augurio è che prevalga il buon senso: che venga cancellato definitivamente un progetto sovradimensionato, costoso, di grande impatto ambientale e che non risolve i problemi del territorio, e si riprenda il percorso di mediazione, bruscamente interrotto nei mesi scorsi, verso scelte rispettose del territorio e pienamente sostenibili da un punto di vista economico e ambientale”.

La realtà che Pioltini omette di ricordare è che l’Est Ticino,  nelle sue rappresentanze istituzionali, è a FAVORE DELL’OPERA. E anche noi speriamo prevalga il buon senso. Ossia, che passi il SI alla strada.

F.P.

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