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Stati generali della Protezione civile: la Città metropolitana di Milano pronta a sostenere la nuova sfida del volontariato

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A Roma presentato il progetto dell’istituto Carlo Bazzi. Dal 16 al 19 giugno, a Roma, si ragiona sul futuro del terzo settore: otto i tavoli di confronto su altrettanti temi chiave. Ad aprire i lavori il presidente del CCV-MI, Dario Pasini: “Pronti a definire una strategia condivisa per dialogare con le istituzioni”. Intanto gli studenti dell’istituto milanese hanno presentato al Dipartimento di Protezione civile un interessante progetto sostenuto anche dall’ente di area vasta
 

MILANO – Volontari della Protezione civile pronti a disegnare il futuro del terzo settore. Si terranno dal 16 al 19 giugno, a Roma, gli Stati generali del volontariato, un importante momento di sintesi, ridefinizione e programmazione di tutte le realtà di questo mondo fondamentale, con cui tutte le istituzioni hanno il dovere di interfacciarsi in maniera sempre più sinergica e fattiva. Non a caso il titolo dell’evento è “Il futuro è insieme”.

Anteprima di questo importante momento di confronto è stato l’incontro, nella giornata di lunedì 13 giugno, degli  studenti dell’ITT Carlo Bazzi di Milano, accompagnati dalla consigliera delegata della Città metropolitana di Milano e da una delegazione del CCV-MI, col Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. In questa occasione è stato presentato il progetto biennale, nato dall’accordo fra la Città metropolitana di Milano, l’Istituto Carlo Bazzi e il Comune di Milano, di un’unità abitativa temporanea da realizzarsi a seguito di emergenze ed eventi calamitosi come terremoti e alluvioni. Un prototipo di SAE (Soluzioni Abitative di Emergenza) che ha raccolto il plauso di tutti i presenti (in allegato alcuni scatti dell’incontro).

 

Ora i riflettori si accendono sugli Stati generali del volontariato: la Città metropolitana di Milano guarda con attenzione a questo importante momento di confronto tra organizzazioni, gruppi comunali/intercomunali/provinciali e soggetti del Terzo settore, in vista di una collaborazione sempre più proficua, che vede l’ente di area vasta alla regia di un patrimonio importantissimo di persone, competenze e capacità, di cui vuole favorire la crescita, l’azione e la valorizzazione sui territori.

Un ruolo rafforzato dalla recente riforma regionale, che ha visto implementare il ruolo della Città metropolitana di Milano (la quale prevede, infatti, una delega ad hoc) che ha, al suo interno,  un settore preposto, “il quale svolge un ruolo importante nel relazionarsi con gli altri enti ed istituzioni, come Regione Lombardia e Comuni del territorio metropolitano, oltre che con il mondo del volontariato – spiega la consigliera delegata – La Città metropolitana con i suoi funzionari e referenti politici, inoltre, siede al tavolo della Prefettura, per coordinare e pianificare tutte le attività propedeutiche alla gestione delle emergenze. Guardiamo con attenzione all’evolversi degli Stati generali, con l’obiettivo di raccoglierne gli stimoli, i suggerimenti e, perché no, le sfide, al fine di creare una rete sempre più efficiente, coordinata ed efficace, ma soprattutto adeguata ad un contesto totalmente rinnovato dopo la Pandemia, nel quale il Terzo settore gioca un ruolo chiave. Come istituzioni abbiamo il dovere di ascoltarne i bisogni, per progettare insieme le risposte più adeguate”. 

Un momento di svolta, insomma, sia per il mondo del volontariato, sia per le istituzioni che devono governare un’importante fase di cambiamento con l’obiettivo di massimizzare le preziose risorse umane, capitalizzandone l’impegno. A rappresentare il CCV-MI ci saranno Dario Pasini, Presidente del CCV-MI, della Consulta Regionale del Volontariato di Protezione Civile e del Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, Mattia Cambareri, membro del direttivo del CCV-MI e delegato nella Consulta Regionale del Volontariato di Protezione Civile per CCV-MI, e Riccardo Cittadini, responsabile delle specializzazioni RPS, SRT e TSA del CCV-MI. Proprio il presidente Pasini aprirà i lavori degli Stati Generali. Sono previsti otto tavoli di lavoro, su altrettanti macro-temi chiave, tarati sulle proposte e i suggerimenti raccolti attraverso un questionario diffuso tra i volontari: “Operare in sicurezza”, “Gestire le risorse”, “Comunicare”, “Costruire valori”, “Pianificare il territorio”, “Esserci per partecipare” e “Superare i confini”.

Il presidente Pasini, oltre ad aprire i lavori degli Stati generali, coordinerà anche il tavolo “La rappresentanza del volontariato Organizzato e le forme per la partecipazione alle attività di Protezione Civile”; Mattia Cambareri, invece, tirerà le fila di “Strategie comunicative del Volontariato Organizzato di Protezione Civile” e Cittadini parteciperà a “I valori: solidarietà, partecipazione e democrazia”.

“L’emergenza sanitaria e la recente riforma del Terzo settore hanno notevolmente cambiato il ruolo delle associazioni di volontariato e, in particolare, delle realtà che operano nella Protezione civile – spiega Pasini – Ora, più che mai, si rende necessario un confronto aperto (da qui la convocazione degli Stati generali) tra tutti gli attori del Terzo settore per tracciare un percorso unitario che ci consenta poi di interfacciarci con le istituzioni in maniera univoca, per lavorare all’armonizzazione di regole, strategie e modus operandi. La Pandemia, da questo punto di vista, rappresenta uno spartiacque e ha accelerato l’esigenza di un’armonizzazione di norme e regole vigenti, in termini di sicurezza, ripartizione delle risorse economiche, supporto alla pianificazione del territorio. Un’attività, questa, ad esempio, che ha visto il CCV-MI a fianco della struttura della Città metropolitana nella definizione del Piano di emergenza. Ma il riordino riguarda anche altri aspetti, dalle forme e modalità di rappresentanza, spesso difformi, alla definizione di un Codice etico e alla codifica di un linguaggio univoco per le attività di comunicazione. Infine, è essenziale ridefinire obiettivi ed aspettative, nell’interfacciarci con la società e le istituzioni, anche definendo il nostro ruolo in progetti internazionali. Ci piacerebbe, insomma, uscire da questa quattro giorni con una strategia condivisa per dialogare con le istituzioni (e tra queste spicca la Città metropolitana di Milano, quale punto di riferimento chiave dell’area metropolitana milanese) e costruire, insieme, la collaborazione futura”.

 

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