MAGENTA/TREZZANO SUL NAVIGLIO – Ha suscitato scalpore e incredulità in tutto il Magentino l’arresto e l’incarcerazione di Massimo Lettieri. Volto noto nel territorio dove ha cominciato la sua attività di sindacalista in difesa dei lavoratori. Ha preso parte alle lotte a fianco degli ex operai della ex Novaceta costituitisi nel Movimento Popolare Dignità e Lavoro. Prima di dare vita alla RiMaflow a Trezzano sul Naviglio. Cooperativa sorta a seguito della chiusura della Maflow a Trezzano sul Naviglio. L’altro giorno l’arresto e il trasferimento nel carcere di Vallo della Lucania. In quella zona era in vacanza, quando, è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare per il gravissimo reato di associazione per delinquere finalizzata all’illecito smaltimento dei rifiuti.
“Abbiamo totale fiducia in Massimo – affermano in una nota i membri del Movimento Popolare Dignità e Lavoro – troviamo assurdo il coinvolgimento di lui e della cooperativa in attività che non gli appartengono”. “RiMaflow – aggiungono – è un punto di socializzazione e di legalità in un territorio abbandonato al degrado ed un sostegno a tante realtà della provincia e del Paese che si trovano a lottare per i diritti dei lavoratori e per i beni comuni. Non a caso, le battaglie che sta conducendo il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, sul territorio magentino, per smascherare i responsabili della chiusura dell’ex Novaceta o quella per restituire ai cittadini del territorio di Magenta il Cral ex Novaceta come parco e centro sportivo popolare, traggono spunto e sono parallele a quelle che i lavoratori di Maflow ed il loro Presidente Massimo Lettieri, stanno conducendo da molti anni”.
Cosa accadrà ora? Fino a lunedì, quando ci sarà l’interrogatorio di garanzia, Lettieri rimarrà in carcere. Tantissimi sono coloro che auspicano una sua scarcerazione e che si faccia chiarezza sulla vicenda. Gigi Malabarba spiega che grazie alla cooperativa molti ex dipendenti si sono reinventati un lavoro e hanno riacquistato la loro dignità. Cooperativa che era ancora in attesa di un titolo per l’utilizzo del sito e che avrebbe dovuto ottenere a breve. In questi mesi è stata condotta la sperimentazione sul riciclo: “Portata avanti acquisendo materiali, come scarti di produzione di carta da parati, da ditte a cui lo restituivamo lavorato, con fatture di lavoro conto terzi, o vendute a ditte con regolari fatture. Non sappiamo l’iter successivo di questi materiali. La sperimentazione, peraltro onerosa e quindi una perdita per noi, è terminata mesi fa, in attesa di una regolarizzazione del sito ormai in dirittura d’arrivo. Quindi nessuna attività lucrativa da parte della Cooperativa”.
Graziano Masperi