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Simone Barlaam si racconta all’Ansa. Il Cannibale punta alle Olimpiadi di Tokyo

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Il campione di nuoto Simone Barlaam, da Cassinetta di Lugagnano ai vertici dello sport mondiale paralimpico, si รจ raccontanto in una intervista all’Ansa. Buona lettura con il Cannibale!

CASSINETTA DI LUGAGNANO – “A Tokyo portero’ con me tutti i bambini con disabilita’ che mi seguono e prendono ispirazione”.

Saranno le Paralimpiadi del divertimento e della gioia di vivere, parole ed emozioni firmate dal campione azzurro di nuoto paralimpico, Simone Barlaam, che in una intervista all’ANSA racconta il suo sogno realizzato di partecipare ai Giochi di Tokyo la prossima estate, sempre Covid permettendo. “Saranno le mie prime Olimpiadi e non vedo l’ora – ricorda il campione del mondo e d’Europa – per scaramanzia non faccio pronostici. Tutto dipendera’ da me, conosco bene i miei avversari, tutti miei amici. A priori non si puo’ dire, penso a me stesso, la cosa importante e’ lavorare su se stessi: sei tu il tuo principale nemico. Ma quando nuoto mi sembra di volare”.
ย  Anche perche’ a spingerlo ci sono tifosi speciali. “E’ una soddisfazione immensa – dice – vedere i bambini con disabilita’ accettare la loro grazie ai miei risultati: ora vogliono fare quello che faccio io, che orgoglio. Li portero’ con me alle Olimpiadi…”.
ย Barlaam fin da piccolo e’ costretto a sottoporsi a diversi interventi chirurgici per ridurre una coxa vara e una ipoplasia congenita del femore destro. Per correggere questa malformazione e recuperare dai molti post operatori, ha iniziato a nuotare. E il nuoto e’ diventato la sua passione. A soli 19 anni e con 13 operazioni chirurgiche alle spalle, vanta un curriculum sportivo da primato con il quale e’ salito sul tetto del nuoto paralimpico mondiale. Dopo essere stato assoluto protagonista ai Mondiali di Londra 2019 conquistando 5 medaglie d’oro e 1 d’argento e stabilendo 4 record del mondo. Al Trofeo Internazionale Settecolli di Roma 2020 ha conquistato tre record del mondo in tre giorni: 50m dorso, 50m delfino e 100m stile libero. Alla Paralimpiade di Tokyo 2020 e’ tra i favoriti e punta a fare il pieno di medaglie nonostante preferisca non scoprirsi troppo. “Il nuoto – ricorda il campione azzurro – era l’unico sport che potessi fare senza rischiare la frattura del femore. Mi ha sempre dato la liberta’.
Non ho mai provato noia nuotando, anzi. Per me nuotare e un po’ come volare”.
ย  ย Ma che Paralimpiadi saranno? “Sara’ un divertimento; spiace che si parli solo di Olimpiadi ma questo accade per superficialita’. Non sanno quello che si perdono: chiunque entra in contatto con il movimento paralimpico non puo’ non innamorarsene”. Nel cammino verso Tokyo, Barlaam incontra ogni giorno le difficolta’ di tutti gli atleti olimpici. “La preparazione e’ stata difficile emotivamente ed e’ difficile tutt’ora: non vedo i miei amici da marzo, e’ un sacrificio che bisogna fare. In pi’, abbiamo dovuto prendere degli accorgimenti, niente spogliatoi, ma ora ci siamo abituati. Il vaccino? Siamo riusciti a fare la prima dose, noi atleti della Lombardia, abbiamo fatto il Pfizer”.
ย  ย Baarlam traccia infine il percorso che lo portera’ alle Paralimpiadi: “Mi sto allenando alla piscina Mecenate a Milano, stiamo facendo del nostro meglio. La settimana prossima c’e’ la Coppa del Mondo a Lignano Sabbiadoro, mentre a maggio andremo agli Europei a Madera”. Sognando il giorno dell’arrivo a Tokyo.

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